martedì 28 ottobre 2014

Scatti 29 - Foto Sportive: I 400 Misti

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Le foto sportive mi hanno sempre affascinato.

Non tanto per la passione che posso provare per lo sport, quanto per l'espressione dei volti che si riesce a cogliere nell'attimo dello scatto, istanti impercettibili dall'occhio umano.

Oggi, grazie alle moderne reflex digitali, che ti offrono la possibilità di scattare a raffica, è possibile ottenere risultati di altissimo livello.

Certo per arrivare alla qualità delle foto che spesso vediamo pubblicate in occasione di grandi eventi sportivi occorrerebbero attrezzature il cui costo non giustificherebbe la semplice passione, a meno che non sia supportata da un'adeguata ricompensa economica.

Noi semplici amatori possiamo solo adattare i nostri strumenti e cercare l'evento che ci consenta di mettere alla prova le nostre capacità.

E in questo caso l'evento è stato un allenamento in vasca del mio amico Marco.
Le foto risalgono ad un paio di estati fa e...rimanda oggi rimanda domani finalmente oggi ve le mostro! :)))

Purtroppo la mia posizione rispetto sia alla corsia, sia la luce del sole, non era l'ideale.
Ma qui era in gioco il divertimento, non tanto la professionalità.
E devo dire mi sono divertito parecchio, soprattutto quando poi sono andato a rivedere tutti gli scatti.

Vediamo in particolare come sono venute le foto nei 4 stili di nuoto.

Rana

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Molti imparano a nuotare proprio con questo stile, ma non per questo è facile. Anzi.
Dal punto di vista fotografico l'ho trovato altamente spettacolare.

Le gocce che via via scivolano dal corpo....

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...o l'acqua che si solleva per poi riavvolgerti quando ti immergi....

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...o il momento in cui si riprende l'aria...

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...in cui è evidente dall'espressione del volto il massimo sforzo sia fisico sia polmonare...

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Dorso


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Nel dorso ho trovato altamente spettacolare il gesto del braccio tutto proteso all'indietro e circondato da centinaia di goccioline che... sembrano inseguirlo!

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E poi la mano aperta per esprimere al meglio la potenza della "remata"

Ma ho trovato altrettanto bella la grazia con cui esce il braccio dall'acqua...

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...e l'acqua che sembra rimanere appiccicata alla mano...

Ricorda un po' la reazione di un impasto superidratato quando lo sbatacchiamo, non trovate? :)))


Stile Libero

Si chiama "libero" ma qui ogni gesto è finalizzato al risultato.
È lo stile più veloce, in cui ogni minimo accorgimento permette di guadagnare centesimi di secondo fondamentali per la vittoria.

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Dal punto di vista fotografico forse è il meno spettacolare dei quattro.
Ma occorre anche cercare gli attimi significativi, come nella foto che segue in cui il braccio sembra inseguito dall'onda da lui stesso creata...dando alla foto un movimento suggestivo quanto armonico.

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Delfino
Questo a mio avviso è lo stile più spettacolare, se non il più difficile da eseguire.
Qui la forza dei muscoli esplode ad ogni momento.
Non c'è istante in cui il fisico è rilassato.

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Il corpo assume costantemente e progressivamente forme e figure scultoree di rara bellezza.

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Il gesto atletico è grazia e potenza nello stesso momento

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Pur se nel rapido movimento, il corpo viene immortalato e poi rappresentato nella sua piena espressione, con tutte le sue linee e le sue curve

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Che ne pensate?

Vi ho fatto venire voglia di nuotare?
E di fotografare?
:)))


Ciao e alla Prossima e....Grazie Marco! ;)

Lo Ziopiero


martedì 21 ottobre 2014

Pittuliamo col licoli?


Pittuliamo?

Pittukeeeee?????

Pìttuliamo! Da pìttule! Fare le pìttule. Pìttulare.
Io pìttulo, tu pìttuli, egli o ella pìttula...

Ok, Ok! Ho capito! 

Noi pìttuliamo, voi pìttulate, essi o loro pìttulano.

Vabbe', vabbe'.....ma ked'è? È robbba che se magna? E come se fa?

Le pìttule sono delle piccole palline di pasta lievitata, farcite a piacere (o anche non farcite) e poi fritte; sono tipiche della cucina pugliese, leccese in particolare.

Per me le pìttule rappresentano un ricordo d'infanzia ben preciso: mia nonna era proprio leccese e ogni volta che l'andavo a trovare a Natale mi faceva trovare tante di quelle pìttule...
Aaaahhhh, Nonna!  Nonna mia! Grande pìttulatrice!

Poi, per tradizione, ha continuato a pìttulare anche mia zia, che tutt'ora a Natale pìttula a tutto spiano.
Altra grande pìttulatrice!

Farle non è difficile.
Tutto sta nella tecnica di impittulamento!

Io impìttulo, tu impìttuli, egli o ella impìttula...
Noi impìttuliamo, voi impìttulate, essi o loro impìttulano!

(da qui in poi l'accento lo tolgo, tanto ormai avete capito come si pronuncia, veroooo?)

DiSceeee....ma uno deve per forza aspettare Natale per pittuliare...???

Ma noooo!!! Uno al massimo può aspettare il Natale per fare l'albero!

Ma come i Panettoni, i Torroni e i Pandori, anche le Pittule uno se le può fare quando vuole!!!

Soprattutto dopo aver visto il post pittulato a 4 mani dalle due svalvolate Silvia e Tamara!

Mi era infatti presa una voglia pazza di pittule!
E di pittulare.
...O forse si dice pittuliare?
Insomma di fare le pittule.

E fu così che pittuliai ad ottobre! (che bello il passato remoto!)

E pittula che ti rimpittula ecco che cosa venne fuori!

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E mentre pittuliavo (bello pure l'indicativo imperfetto) ho anche pensato: "Goditi queste pittule, Ziopiero, che chissà poi quando pittulerai (futuro) ancora!!!

DiSceeeeee....noi pittuleremmo pure (condizionale), ma la ricetta delle pittule con il licoli ce la vuoi dare o no?!?!?!?

:)))))

Ecccola!

Prefermento
50 g licoli
200 g farina manitoba
200 g acqua

Impasto
Tutto il prefermento
250 farina 0
150 g acqua
12 g sale
20 g olio evo

  • Fate il prefermento frullando insieme i tre ingredienti
  • Lasciate fermentare per qualche ora (dalle 6 alle 10 ore, a seconda di quando vorrete pittuliare)
  • Aggiungete gli altri ingredienti, puttuliate, cioè volevo dire mescolate e lasciate lievitare per qualche ora, fino al raddoppio.

A questo punto viene la parte divertente: la "pittulatura", cioè la formatura delle pittule.
E qui ci vuole una tecnica particolare.
Mica tutti nascono impittulatori!!!

Certo se in famiglia avete già un'impittulatrice, siete avvantaggiati e nel tempo passerete da apprendista impittulatore a impittulatore junior, poi impittulatore senior fino a diventare impittulatore profeScional!

Ma dovendo partire da zero, come me del resto, allora è meglio rivolgersi a chi ha la laurea di impittulatrice ad honorem, senza aver dovuto frequentare la Facoltà di Scienze dell'Impittulamento dell'Università di Lecce.

E sì, perché Lei, l'impittulamento, ce l'ha nel sangue!!!

Tam, senza che perdo tempo, è vero che posso copiare e incollare foto e testo direttamente dal tuo post delle Pittule?!?!? :))))

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"Per ricavare la forma tonda c'è una tecnica particolare, bisogna prendere l'impasto con la mano sinistra, chiuderla a pugno e far sbucare una pittulicchia dall'incavo che si forma chiudendo pollice e indice[...] Bagna la mano destra (una ciotolina piena d'acqua ti aiuterà),  stacca la pallina sbucata dalla mano sinistra e immergila subito nell'olio bollente."

Tutto chiaro?
Noooooo?
Volete vedere meglio come fare?!?!?!

E allora chiedo aiuto a Silvia , alias Esseppì, la quale si sta diplomando in "Pittule e Pizzica" e ha già superato brillantemente l'esame "Tecniche di imputtulamento 1" grazie a questo suo filmato:



E ora? È tutto chiarooooo?????

DiSceeee.....ma non ci avevi detto che vanno riempite? Come si fa a riempirle?

Per riempire le pittule basta unire all'impasto il tipo di ripieno desiderato.
Normalmente si fanno con diversi ripieni, per cui organizzatevi con un recipiente in cui metterete parte dell'impasto e nel quale mischierete via via il ripieno scelto.
Per un nuovo ripieno basterà quindi versare un altro po' di impasto nello stesso recipiente, o in uno nuovo se siete schizzinosi...ma non credo lo siate! :))))

DiSceeeee...e con cosa si possono riempire le pittule?

Per quanto riguarda i vari ripieni potete lavorare di fantasia, ma per semplicità e comodità anche qui copio-e-incollo dal post di Tamara:

"Le pittule sono buone già così, ma volendo potete farle impastando insieme del semplice origano (meglio se lo aggiungete prima della lievitazione), o alla pizzaiola (pomodoro, capperi, olive nere, origano, sale, questi non devono mancare!), e poi, facoltativamente, pomodori secchi,  alici diliscate, cipolla (che consiglio di cuocere prima), peperoncino.
- Cavolfiore:  diviso in cimette e sbollentato in acqua salata, condito con un po' d'olio evo.
- Baccalà: reidratato in acqua, sgocciolato e diviso in pezzi".



DiSceee....ma perché tutto questo impittulamento proprio oggi?!?!?

Ma come perché?!?!?!?!?

Per chi ancora non lo sapesse oggi è il primo compleanno del Blog delle Svalvolate e, ovviamente, questo post è dedicato a loro!

Emmettì, Silvia, Tamara: siete una forza della natura!!!
Se non ci foste bisognerebbe inventarvi, anche se dubito qualcuno riuscirebbe a farvi venire così folli!!!

Voi tre insieme siete impareggiabili...ma pure prese da sole siete terribbbbbili!!!!!  :))))

E adesso?
Che ne direste se pittuliaste (congiuntivo imperfetto) anche voi?

Avanti, su!

Pittulate, pittulate (imperativo presente)

:)))))

Ciao e alla Prossima.


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Lo Ziopiero

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lunedì 13 ottobre 2014

Amore, Zuppa di Cipolle e... Bouquet Garni

DiSceeeee.... Ma ked'è sto buke'-garnì? Robba de fiori? Ce sta 'na sposa? Si lo lancia e me pija so' fregato a vita?

Aahahahahah, sei proprio irrecuperabile! Ma come devo fare con te?!?!? :))))


Il Bouquet Garni è un termine francese ed è semplicemente un mazzetto di erbe aromatiche che si usa per aromatizzare il brodo (i francesi direbbero le boullion), le minestre (la soupe) o gli stufati (ragoût).
Di solito è composto da timo, alloro e prezzemolo (quest'ultimo in misura maggiore rispetto agli altri due perché meno aromatico).
Volendo si possono inserire altri aromi, non necessariamente erbe, come ad esempio scorze d'arancia o spicchi d'aglio.

DiSceeeee.... Vabbe', ho capito! È un mazzo de erbe. Ma che c'entra con l'amore?!?!?
Mica uno se presenta daaaa fidanzata co sta sterpaglia?!?!?!?
Minimo dodiSci rose!!!!

Ma come? Ti sei già dimenticato del post di qualche giorno fa?

Ma ke? Quello der filme? 

...e già, proprio quello!
E se ben ricordi ci eravamo salutati con una promessa....

E Sciai raggggione!!!!
A Zuppa de Scipolle!!!

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 (povero me....)

Come molti di voi ricorderanno, qualche settimana fa venni invitato ad un Corso da Eataly e, a seguire, alla proiezione del film Amore Cucina e Curry.

Durante il corso ci fu insegnato a fare il Pollo Tandoori e la zuppa di cipolle, di cui vi avevo appena accennato ma che ora vedremo:

Ingredienti per 4-6 persone:

1 kg di cipolle sbucciate e tagliate a fettine sottili
150 g di burro
60 g di farina 00
250 ml di vino bianco secco
1,5 litri di acqua
Un bouquet-garni
Sale e pepe bianco

Mezza baguette francese tagliata a fettine
100 g di groviera francese grattugiata

  • Portate l'acqua quasi ad ebollizione, insieme al bouquet-garni
  • In una padella larga sciogliete il burro
  • Mettetevi le cipolle e cuocete finché non diventino morbide e leggermente colorate
  • Spolveratevi la farina e continuate a cuocere finché non inizia ad addensarsi (massimo un paio di minuti)
  • Versate il vino un po' per volta e lasciate evaporare parte del liquido
  • Versate un po' per volta l'acqua, mescolando con un cucchiaio di legno (il bouquet-garni lo potete lasciare nell'acqua fino alla fine, poi lo potete buttare)
  • Lasciate cuocere a fiamma bassa per 40 minuti circa
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  • Nel frattempo tostate leggermente le fette di pane
  • Imburrate la parte superiore e spolveratele con la groviera
  • Rimettete nel forno finché il formaggio risulti sciolto ma non troppo colorito
  • Mettetele da parte
  • Versate la zuppa in pirofile monoporzione
  • Ricopritele con i crostini e spolveratevi altro formaggio
  • Mettete le pirofile su una griglia e infornate sul ripiano basso del forno, precedentemente scaldato a 200°
  • Accendete il grill per qualche minuto stando attenti a non far bruciare nulla
  • Servite la zuppa, che va gustata bella calda
Risultato?
Beh....guardate un po' voi!



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La zuppa di cipolle, devo dire, era ottima, davvero.
E secondo me piacerà anche a chi non ama la cipolla. ;)

Quindi....Fatela!!! :)))

DiSceeeee... Ma er filme?

Ma come? Dopo tutta la presentazione che ti ho fatto l'altra volta ancora non sei andato a vederlo?!?!?
Kettepossino! Che aspetti? Guarda che è bello! ;)

E voi? Che aspettate? ;)

Ciao e alla Prossima.

Lo Ziopiero

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martedì 7 ottobre 2014

Bigné alla ricotta caramellati

Ogni tanto faccio dei bigné.
Ne faccio sempre tanti e quelli che avanzano li congelo.
Non si sa mai!
Potrebbero sempre servire!

Di solito li riempio con lo zabaione per farci dei profiteroles.
E dall'ultimo profiteroles ne erano avanzati giusto una manciata che silenziosi mi aspettavano nel freezer, tutti infreddoliti.
Me li ero quasi dimenticati!!!

Poi, complice della ricotta avanzata da dei Cannoli Siciliani, ecco che mi torna in mente l'immagine di una bustina con dentro delle palline gialle...

mmmmmmmm.....perché no?
In fondo è già tutto pronto.
Ho i bigné, ho il ripieno....

mmmmmm.... però qui ci vuole un tocco in più...
E sapete cosa manca al bigné?
La croccantezza!
E sì, perché diciamocelo: i bigné, per quanto possano essere buoni, sono mosci!!!
E un dolce, come dicono i manuali, deve essere morbido, cremoso e...croccante!

E allora?

Niente di più semplice.
Basta fare un caramello ed ecco che il bigné assume un'aria più da dolce! :)))

Poi un po' di granella di pistacchio e.....


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Che ve ne sembra?

Addentateli pure...e non vi preoccupate se fuoriesce della ricotta: è buon segno!!!


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Per il ripieno basta mettere in una ciotola dell'ottima ricotta di pecora e versarvi sopra una quantità di zucchero pari alla metà del peso della ricotta stessa.
Lasciate in frigo una notte in modo che rilasci tutta l'acqua che poi toglierete.
Mescolate poi per bene lo zucchero e aggiungetevi pezzetti di cioccolato fondete (io uso quello al 70%). Quanto? Ma quanto ne volete, che domande!!!



 Allora, avete iniziato a fare la pasta choux...? :)))

Poi mi direte se vi piacciono! ;)



Ciao e alla Prossima.

Lo Ziopiero

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giovedì 2 ottobre 2014

Bomboloni col Lievito Naturale!!!


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Ci sono periodi in cui ci sentiamo iperattivi, altri in cui la voglia di fare è rimasta sotto le coperte e rimandiamo ogni giorno, soprattutto se le cose da fare non sono indispensabili.

Ed è quello che stava accadendo con questi bomboloni!
Poi, ad un certo punto, sono diventati indispensabili!

DiSceee.....ma come fa un bombolone a diventare indispensabile?!?!?

Lo diventa, lo diventa! Fidatevi! ;)

Prima di tutto perché era tantissimo tempo che non li facevo, poi perché avendo cominciato a rifare  con il licoli tutti i lievitati che prima facevo con il lievito di birra, mi sembrava una tappa obbligata rifare anche i bomboloni!

Così ho riadattato una vecchia ricetta trascrivendola su un pizzino di carta che è rimasto sulla mia scrivania per diversi mesi (sì, avete letto bene: mesi!!!)

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DiSceeee...e tu per tutti questi mesi ci hai fatto aspettare?!?!?

.....ehmmm...sì.

A volte per fare delle cose abbiamo bisogno degli stimoli giusti e durante questi mesi confesso che la voglia di cucinare mi era un po' passata....Un po' di sana pigrizia ogni tanto ci vuole! :)))

Poi, ad un tratto, è tornata tutta insieme e in un week end ho prodotto quanto non avevo fatto in 4 mesi!!! Quindi ora siete avvisati! Preparatevi! :))))


Ma veniamo a questi bomboloni


Come vedrete in questa preparazione sono racchiuse diverse Tecniche di Base:
Ma sono sicuro che siete tutti bravissimi, specialmente nell'ultima tecnica! :))))

Inoltre con il procedimento che vi descriverò potrete friggerli la mattina appena alzati per mangiarveli subito a colazione!!!
E vi pare poco?!?!?!

Ingredienti per 10 bomboloni circa

170 g farina manitoba
170 g farina 00
100 g lievito naturale (solido o liquido)
50 g di burro
70 g di zucchero
100 g di acqua
150 g di latte
1 tuorlo
5 g di sale
zeste di limone

  • Impastate tutto insieme, senza timore, fino ad incordatura 
  • Lasciate riposare l'impasto un paio d'ore
  • Stendete poi l'impasto ad un altezza di 1,5 cm circa
  • Formate con un coppapasta
  • Adagiate sulla carta da forno
  • Lasciate lievitare (circa 8 ore)


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  • Friggeteli poi con tutta la cartaforno immergendoli in olio di semi di arachidi portato a 180° circa; la cartaforno si staccherà da sola in pochi secondi.
  • Rigirateli e completate la frittura.
  • Scolateli
  • Asciugateli
  • Ripassateli subito nello zucchero a velo o normale (o in entrambi!)
  • Imbottiteli di Crema Pasticcera
  • Addentateli!

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  • Godete........  :)))))))

Per gustarli la mattina a colazione, consiglio questa tabella di marcia:




...e mi raccomando: friggeteli in modo da far venire la righina gialla in mezzo!


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Considerazioni personali: 
Sappiamo tutti che un prodotto lievitato con il lievito naturare sicuramente è di gran lunga migliore di quello ottenuto con il lievito di birra in cubetti, in termini di leggerezza, sofficità, sapore, digeribilità e, non ultimo, la capacità di conservarsi per diversi giorni (anche settimane!)

Ero curioso di fare questo test anche nel caso di un prodotto fritto, come i bomboloni.

Leggerezza, sofficità, sapore e digeribilità sono risultati fantastici!

Ma quello che più mi ha stupito è stato come si è conservato il fritto!

Anche il giorno dopo i bomboloni sono rimasti praticamente come appena fatti!

Provateli e poi mi direte!!!

Aspetto i vostri resoconti!!!

Ciao e alla Prossima.

Lo Ziopiero


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