Oggi vi voglio dilettare con un po' di storia...e come per le ricette, anche qui con un'interpretazione molto personale! :))
Tempo fa
nel post del Quadro d'Autore vi avevo accennato alla famosa martellata che
Michelangelo diede alla sua statua raffigurante
Mosè, anticipandovi che presto vi avrei dato una mia interpretazione storica analitica.
Tutti credono, infatti, che la martellata, seguita dalla fatidica frase "
Perché non parli", rappresentasse l'attonimento del grande scultore davanti a quanto lui stesso fu capace di realizzare.
In realtà non è andata proprio così...
Mettetevi seduti comodi che vi racconto la versione dei fatti da me pensata e rielaborata:
Un bel giorno
Giulio II della Rovere, uno dei Pontefici più celebri del Rinascimento, soprannominato il "Papa Terribile" o anche il "Papa Guerriero" (e con questo ho detto tutto sui Papi di una volta!) chiama Michelangelo e gli fa:
A Miche' , sentinpo'. * So du tre giorni che numme sento tanto per la quale...e nun vorei che quarcuno me stesse a porta' sfiga. Datosi che cio' un bel gruzzoletto da parte stavo a penza': e se me facessi 'na bella tomba? Sai de quelle de marmo, monumentali? Robba da fa schiatta' d'envidia li Borgia?**
* ok, ok, il Papa era ligure, ma a me piace farlo parlare romanaccio!
**
nota famiglia in contrasto con Giulio della Rovere.
Michelangelo, all'epoca un pischelletto trentenne ancora con la barba corta, avendo fiutato l'affare della sua vita, gli dice, cortesemente:
Sua Santità, facciamo così: le preparo subito un bel progettino e poi vengo da lei
Così dopo qualche giorno il nostro artista si presenta dal Papa con un mega progetto che prevedeva una colossale struttura tutta in marmo, a base rettangolare (circa 10,8x7,2 m) alta 8 metri e composta da tre ordini che, dalla base, andavano restringendosi gradualmente; una sorta di piramide comprendente ben 40 statue!!!
Al Papa non gli parve vero!!! Nessuno poteva vantare una tomba simile!!!
(pensate un po' voi...vabbe')
Così dopo un lungo tira e molla sul compenso, si accordarono per 10.000 ducati (non mi chiedete quanti euro sarebbero stati al cambio attuale, ma sicuramente eran tanti bei soldini!)
Insomma, gira e mettiti bene fu così che il nostro scultore, non potendo andare su amazon per ordinare on line i marmi, né recarsi in carrozza all'Ikea a riempire qualche centinaio di carrelli, se ne partì saggiamente alla volta di Carrara per scegliere di persona ogni singolo blocco di marmo.
Persona lodevole e scrupolosa questo Michelangelo.
Forse troppo...come tra poco scopriremo.
Intanto a Roma si sparse la voce che il Buonarroti avesse fatto il colpaccio e il solito covo di vipere si mise all'opera per fargli le scarpe. In testa a tutti c'era il
Bramante, già sovrintendente generale delle fabbriche del Papa, il quale riuscì a convincere il buon Giulio che farsi la tomba prima di schiattare portasse jella; fu così che il Papa nel 1506 mentre Michelangelo ancora faceva la spesa girando tra le cave di Carrara, commissionò al Bramante il completo rifacimento della
Basilica Costantiniana (in pratica la fece abbattere e ricostruirre completamente!).
Ora se siete pratici della storia di Roma sapete benissimo che durante il Rinascimento le chiese venivano fatte e disfatte in continuazione, spesso sulle stesse fondamenta delle precedenti (ecco uno dei motivi per cui i sotterranei di Roma sono altrettanto ricchi se non di più dell'attuale calpestio).
...ma qui non si trattava di una chiesa qualsiasi. Qui si parla della Chiesa per eccellenza... nientepopodimenoche...
San Pietro!!!
E per rifare San Pietro, che alla fine sarebbe poi venuta così come la ammiriamo ai giorni nostri, di ducati ce ne vollero una marea!
Hai capito il Bramante? In altre parole dirottò i soldi della tomba verso le proprie tasche, con tutti gli interessi!!!
Ma cosa combinava intanto il nostro eroe?
Questo esattamente non è dato di saperlo ma basti pensare che a Carrara ci rimase quasi 8 mesi (insomma se la prese comoda) e quando tornò a Roma stracarico di marmi e con la fattura in mano, pare che il Papa gli disse (sempre in romanaccio):
Senti Miche', tu mo' sei stato fuori 'na vita, io nel frattempo me sento mejo e visto che me vojo assicurà er paradiso ho penzato bene de da' 'na sistamata a 'sta Basilica, che me sta a costa' 'nbotto! Quinni, peffattela breve, li sordi so finiti.
Ma...Sua Santità, avevamo un accordo....
A Miche', forze numme so' spiegato: nun te pozzo paga'! Anzi vedi pure d'annattene sinno' so' guai che pare che qui te vonno morto...
Michelangelo preso dalla paura fece una lunga fuga rifugiandosi a Firenze, nonostante poi il Papa gli avesse subito mandato appresso dei corrieri per convincerlo a tornare nella capitale.
Ma l'amico nostro non ne volle sapere di tornare nella capitale.
Ma dico! S può dir di no al Papa (per altro soprannominato Terribile nonché Guerriero)?
Certamente no!
E così, alla terza missiva che il Papa mandò direttamente alla Signoria di Firenze, fu lo stesso
Pier Soderini a convincere Michelangelo affinché prendesse in considerazione l'ipotesi della riconciliazione: "Noi non vogliamo per te far guerra col papa e metter lo Stato nostro a risico", pare abbia detto
(la minchiata poi Soderini la fece comunque quando acconsentì, nell'autunno del 1511, alla convocazione nel territorio della Repubblica dello "scismatico" Concilio di Pisa, voluto da Luigi XII di Francia, che dichiarò decaduto Papa Giulio II. Il "Temerario" si alleò allora con vari signori italiani, compresi i Medici, e inviò in Toscana un contingente spagnolo che mise a segno il Sacco di Prato nell'agosto 1512, spaventando a morte Firenze, che aprì con solerzia le sue porte trattando la resa con gli invasori.)
In ogni caso Michelangelo si riappacifico con Giulio...ma inevitabilmente gli rimase la rabbia...e la voglia di vendicarsi!!!
Così, visto che la vendetta è un piatto da consumarsi freddo, per quieto vivere il furbacchione fece al Papa una
bella statua di bronzo; Giulio ne fu così contento che gli disse:
Bella Miche', stavorta sei stato grande! Sai che te dico? Datosi che sto a rifa' e pareti daaa chiesa (si parla sempre di San Pietro N.d.ZP)
perché numme ce fai 'ndisegnino sur soffitto c'ho fatto appena intonaca'?.***
*** Avrete certamente intuito che si tratta della volta della
Cappella Sistina
Michelangelo, per non perdere l'occasione, il giorno appresso (siamo nel 1508) si precipitò aRoma, sistemò di gran lena tutti i ponteggi e sospeso a mezz'aria manco fosse un angelo, iniziò a darci sotto di pennello.
Ma noi ormai sappiamo che dentro covava sempre vendetta....
La volta venne terminata nel 1512; Giulio II terminò nel 1513 e, guarda caso, della monumentale tomba dalla quale è iniziata tutta questa storia c'era poco o niente.
Michelangelo credeva di aver vinto la sua guerra personale! Ma gli eredi di Giulio decisero che comunque il loro parente meritasse una bella tomba, cogliendo l'artista in contropiede!
(scusate, ma voi se vi morisse un parente Papa non avreste fatto lo stesso?)
Così concordarono, sempre con Michelangelo, un nuovo disegno e un nuovo contratto che imponeva all'artista, almeno sulla carta, di lavorare esclusivamente per questo progetto con l'impegno di terminarlo entro sette anni.
Il furbacchiotto ovviamente accettò ma, invece di iniziare dalla statua di Giulio II, iniziò proprio dal Mosè.
Sarà stato un caso? Sarà stata ancora la sete di vendetta?
No, dico...voi che avreste fatto? Immagino tutti avreste iniziato dalla statua di Giulio II, no?
Che minchia ci azzeccava il Mosè?
E invece lui no, si incaponì, e lo fece pure bene visto che tirò fuori una delle statue più famose di tutta la storia!!! (di cui vi risparmio gli infiniti dettagli allegorici, a meno che non me li chiediate esplicitamente...)
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(foto presa da Internet) |
Peccato che tutto ciò non piacque ai parenti del defunto...i quali, visto l'andazzo e vista soprattutto la statua che non rappresentava affatto il loro amato che fu, gli dissero che poteva tenersi il suo bel Mosè con tutte le quintalate di marmo rimaste inutilizzate.
..e fu proprio in questo preciso istante che Michelangelo realizzò che forse si era dato la zappa sui piedi da solo e, per la rabbia, diede la famosa martellata al ginocchio destro!
.....
Ora voi mi direte...ma ci hai fatto tutto sto pippone per raccontarci de 'sta fregnaccia?
...be', sapete..la storia è bella pure per questo..e per non deludervi vi dico anche come andò a finire l'intera faccenda, che a mio avviso è la parte più comica di tutta 'sta tarantella.
Visto e considerato che Michelangelo era un ottimo negoziatore, oltre ad un valente scultore, recuperò in extremis promettendo che la statua a Giulio gliela avrebbe fatta subito, visto che gliela aveva promessa quando questi era ancora in vita!
Il riferimento alla promessa fatta all'ormai defunto commosse i parenti i quali abboccarono e acolsero l'offerta.
Ma cosa fece quel furbacchione del Buonarroti?
Chiamò il suo allievo peggiore, quello che ai compiti di scalpellini prendeva sempre 3, e gli disse:
Senti un po', famme sta' statua così e colà e nun ce perde troppo tempo che sciavemo poi da termina' artre cose
(ormai si era romanizzato anche il buon Miky)
Al ragazzo non gli parve vero!!!
Un incarico di così alto prestigio...dato poi direttamente dal Maestro per conto dei parenti del Papa da lui tanto amato!
Peccato che l'allievo non avesse consapevolezza delle proprie reali capacità in materia e fece una delle statue papali più brutte e irriverenti mai viste nella storia!!!
Un papa dal fisico spoporzionato, sbracato di lato con fare molto discinto da far arrossire pure
Paolina Borghese...
Insomma, giudicate un po' voi se questa statua è realmente degna di un Papa, per giunta Terribile e Guerriero?
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(foto presa da Internet) |
La cosa poi più buffa di tutta la faccenda fu il fatto che in questa tomba, che si può ammirare nella
Chiesa di San Pietro in Vincoli, Giulio II non vi fu mai seppellito!!
E' uno dei pochi Papi che giace nella Basilica di San Pietro, ma senza alcun monumento funebre.
Si può dunque dire che il buon Michelangelo, che campò fino al 1564 (quasi 90 anni!!!), si potè godere molto a lungo la sua vendetta, fredda, anzi ormai gelata!
Spero di non avervi annoiato, anche perché per reperire tutti questi
ingredienti per poi condirli con le mie
spezie mi ci è voluto non poco tempo e fantasia.
Le persone qui citate sono tutte esistite.
I fatti riportati son quasi tutti veri.
I dialoghi...forse.
Ciao e alla Prossima
Lo Ziopiero