C'è in piatto che ultimamente faccio a ripetizione, almeno una volta a settimana.
E sapete perché?
Perché è gustosissimo e semplicissimo fare!
DiSceeeeee...e perché non lo hai ancora pubblicato?
Già!
Perché?
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Forse perché mi sembrava troppo banale?
O forse perché mi concentro talmente tanto su dolci e super lievitati che quando faccio un semplice secondo non gli do la giusta importanza? DiSceeeeee....Azzipie', ma ce voi di' 'sta riScetta?!?!?!
...effettivamente...
Ricetta
Ingredienti Bocconcini di tacchino Burro Panna Curry Pecorino stagionato
Fate sciogliere del burro in una padella
Mettete i bocconcini di tacchino
Girateli e rigirateli finché saranno cotti
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Aggiungete della panna
E poi del curry
Mescolate ogni tanto
Togliete dal fuoco quando la panna inizia a rapprendersi fino a diventare una sorta di cremina
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Una volta sistemati nel piatto sparpagliate qua e là delle scagliette di pecorino
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Volendo potete mettere vicino della rughetta o qualche altra semplice contorno:
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Visto com'è facile?
E sentirete come sarà buono!!!
E ovviamente, visto la brevità del post e soprattutto della preparazione, questo piatto entra di diritto nel club: Buoni e Veloci!
Prima di tutto perché è francese...e i francesi, si sa, sono particolari!
Poi perché è un pane di forma invitante, sottile sottile e con il suo mezzo metro e oltre di lunghezza!
Infine...be', chi è stato in Francia lo sa bene! La maggior parte del tempo che la baguette passa all'aperto lo trascorre sotto l'ascella del suo futuro (e spero unico) consumatore!
Un vero tripudio di umori!
Ma come je sarà venuto in mente ai francesi di adottare questa strana forma di trasporto?!?!?
Che poi è pure scomoda! Metti che passa un amico sull'altro marciapiede e tu, per salutarlo attraendo la sua attenzione, gli vuoi fare ciao ciao col braccio?
Eccola là che quella, la baguette, ti ruzzola a terra!
Oddio, a questo punto meglio un pane al vago ricordo di un antitraspirante piuttosto che condito con le suole dei passanti! Dalla padella alla brace, insomma!
Prima di tutto perché l'altro giorno in un negozio ho visto questo e me lo sono subito accattatato!!!!
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E poi perché è un pane semplice, saporito e anche abbastanza facile
da fare visto che la sua alveolatura deve essere abbastanza compatta (ci
manca solo che in una fetta di 5 cm di diametro ci siano dei buchi
grandi come monete da un euro! Te magni l'aria)
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Ora, prima che qualcuno abbia da ridire, precisiamo subito una cosa: le disciplineeer de la perfet baghet de parì e de tut la franz, compres pur la corsik prevede l'uso di soli 4 ingredienti: acqua, farina, lievito e sale.
Visto però che il nostro lievito è naturale e quindi è fatto di acqua e farina, gli ingredienti diversi diventano 3.
Così
per far tornare i conti ho deciso di metterci anche del latte, per
dare un gusto leggermente più saporito alla nostra baguette e salvare l'aritmetique.
psssss: non glielo dite però ai francesi, eh? :)))))))
Quanto
alla lunghezza...sappiamo bene che i nostri forni casalinghi a malapena
arrivano a 50 cm, ben lontani dai canonici 65 minimo (sempre citati nel
disciplineeer); ma noi anche qui non diciamo niente ai cugini d'oltralpe, ok?
(che poi 'sta cosa dei cugini non l'ho mai capita, né tanto meno digerita!)
:)))))
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RICETTA
Prefermento 50 g di licoli o di lievito madre (25 g se fa molto
caldo) 200 g di farina manitoba 200 g di acqua
Mescolate tutti gli
ingredienti
Coprite la ciotola
Lasciate fermentare per 8-10
ore
Impasto Tutto il prefermento 350 g di farina W300 200 g di farina di semola rimacinata grano duro 110 g di acqua 120 g di latte 15 g di sale
Impastate tutto insieme fino ad incordatura
Lasciate riposare l'impasto per un'oretta.
Formatura
Dividete l'impasto in tre parti (quindi verranno tre baguettes)
Stendete ciascuna parte fino a formare un lungo rettangolo
Arrotondate formando un lungo cilindro con le punte più piccoline
Mettete a lievitare fino triplicare di volume
Con una lametta fate 3-4 tagli in diagonale, senza paura
Spolverate con della farina rimacinata di grano duro
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Cottura
Forno a 240° per i primi 6-8 minuti. Durante questa fase, se volete, potete spruzzare dell'acqua sulle baguettes
Poi portate la temperatura a a 200° per altri 6-8 minuti
Infine a 180° fino a cottura completata
Aspettate un paio d'ore prima di tagliare la prima fetta.....seeeeeeeeee
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A colazione, con la marmellata è particolarmente gustosa....
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Ma anche a merenda con mozzarella e pomodoro e olio come si deve.....
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...e sì, lo confesso! Alla tenera età di 53 anni ho fatto una merenda come facevo una volta....
Che rapporto avete con i cimiteri?
Molti
di noi, forse per cultura o forse per scaramanzia, non li amano, ma vi
posso assicurare che spesso in questi luoghi si trovano delle vere e
proprie opere d'arte.
A Roma abbiamo un cimitero che addirittura porta il nome di Monumentale, ed è un vero patrimonio architettonico, con tanto di gite organizzate.
Per non parlare poi del Cimitero Acattolico, altro gioiello poco conosciuto ai più e dove spesso vado a fotografare.
Anche Budapest ha il suo bel Cimitero monumentale, definito uno dei più belli d'Europa.
Budapest - Cimitero Kerepesi
Budapest - Cimitero Kerepesi
Budapest - Cimitero Kerepesi
Peccato solo per la pioggia, che non ci ha dato tregua per quasi tutto il giorno, anche durante la visita al Cimitero Kerepesi.
Budapest - Cimitero Kerepesi
Budapest - Cimitero Kerepesi
Budapest - Cimitero Kerepesi
Dopo il Cimitero, siamo tornati al Quartiere Ebraico, sicuramente la zona di Budapest che ci è piaciuta maggiormente.
Dopo aver girovagato tra vicoli e piazze, siamo entrati nella Sinagoga Dohany, nota anche come Sinagoga Grande, luogo molto rappresentativo, suggestivo e ricco di significati.
Budapest - Sinagoga Grande
Consiglio la visita guidata, che fornisce molte informazioni sul posto e sulle abitudini in generale.
Per
esempio abbiamo appreso che l'organo, qui presente, nelle Sinagoghe è
una vera rarità in quanto suonarlo è considerato un mestiere e il giorno
delle funzioni la religione ebraica impone il divieto assoluto di
lavorare.
Abbiamo anche imparato che all'interno delle Sinagoghe non si trovano immagini o icone.
Uscendo poi nel cortile troviamo il Cimitero, con il suggestivo Albero della Vita, un salice piangente in argento, opera di Imre Varga, sulle cui foglie sono incisi i nomi di persone morte.
Budapest - Albero della Vita
Molto suggestivo.
Altra cosa che abbiamo imparato è che sulle tombe ebraiche non ci sono fiori ma sassi.
Budapest - Tombe Ebraiche
Budapest - Tombe Ebraiche
Questo perché la Religione Ebraica separa le cose vive (come i fiori, appunto) dalle cose morte.
Usciti dalla Sinagoga Grande abbiamo continuato il giro per il quartiere, visitando anche la Rumbach Sinagoga e pranzato al Vintage Café (Dob utca, 21), altro posto delizioso
Il pomeriggio, causa diluvio, non siamo usciti, ma ci siamo deliziati nella SPA dell'albergo e poi cena al Kheiron Restaurant: anche questo un posto che mi sento di consigliarvi. Prezzi contenuti! ;)
Quinto giorno
Nella
notte tuoni, fulmini e saette si sono scatenati fino ad esaurirsi, così
la mattina ci svegliamo con un bel sole e poche nuvole.
È il giorno del rientro, ma avendo fissato il volo di pomeriggio, avevamo tutta la mattinata a disposizione.
Budapest - Itinerario Quinto Giorno
Usciti dall'albergo siamo andati a vedere il Parlamento,
certamente il palazzo più rappresentativo di Budapest. Classico esempio
di architettura neo gotica.
Budapest - Il Parlamento
Budapest - Il Parlamento
La
visita all'interno l'abbiamo saltata, nonostante valesse la pena: per
farla per bene ci sarebbero volute 3-4 ore, ma il quinto giorno
prevedeva delle
visite molto particolari alle quali non volevo rinunciare.
L'ultima
giornata, infatti, l'ho voluta dedicare "alla memoria", cioè alla
visita di quei particolari luoghi che rappresentano e conservano la
storia ungherese dal 1944 al 1989.
In questo periodo
l'Ungheria subì prima l'occupazione da parte dei nazisti (dicembre
1944), poi la "finta" liberazione da parte dei sovietici (febbraio
1945), che in realtà sottoposero la popolazione a supplizi e torture
inenarrabili, fino alla definitiva liberazione, avvenuta pochi decenni
fa (1989).
Si inizia da Szabadsag ter, Piazza della Libertà, vicino all'albergo.
Questa
piazza, edificata nel 1886 all'indomani della demolizione delle caserme
Asburgiche, è sicuramente una delle più imponenti della città,
circondata da magnifici palazzi, tra cui la Banca Nazionale Ungherese e
l'ambasciata degli Stati Uniti.
Budapest - Banca Nazionale
Lungo il marciapiede del lato sud della piazza si trovano raccolte testimonianze simboliche relative al periodo dell'occupazione:
Budapest - Banca Nazionale
Da qui ci si dirige verso il Danubio, sulla riva che costeggia il Parlamento.
All'inizio
quasi non si notano, poi improvvisamente vi appariranno come d'incanto
sotto i vostri occhi, come se fossero state abbandonate lì poco prima.
Sono 60 paia di scarpe di bronzo arrugginito, ma sembrano vere.
Budapest - Scarpe della Memoria
Apparentemente insignificanti, sembrano quasi deturpare la pulizia del paesaggio e della città intera.
In realtà rappresentano uno dei tanti momenti tristi di questa nazione, che nel 2005 lo scultore Gyula Pauer ha voluto simboleggiare in maniera molto significativa e con un tono a dir poco inquietante.
Budapest - Scarpe della Memoria
È il memoriale dell'eccidio ebraico avvenuta per mano delle Croci Frecciate,
la milizia che collaborava con i nazisti, che ad un certo punto decise
di accelerare i tempi assassinando i deportati direttamente in città.
Budapest - Scarpe della Memoria
Fu proprio qui, su questa riva, che si
compiva l'estremo, terribile atto: legati a gruppi di due, spalle contro spalle, i deportati
subivano l'ultima atroce umiliazione, dopo esser stati privati dei loro
beni, primo tra tutti la libertà. E per ultimo le scarpe.
In bilico sul bordo del marciapiede sopra il fiume, con un colpo di pistola alla testa veniva uccisa la prima vittima.
La coppia cadeva, legata, in acqua e il peso inerme del cadavere si trascinava a fondo la seconda vittima, che moriva per annegamento.
Nessuno veniva risparmiato.
Donne, anziani, bambini.
Nessuno.
Budapest - Scarpe della Memoria
L'ultima tappa significativa è alla Casa del Terrore,
il museo testimone dei tragici effetti dei due regimi dittatoriali,
nazista prima e comunista dopo, che come abbiamo detto oppressero
l'Ungheria dal 1944 fino alla sua definitiva liberazione, 1989.
Budapest - Casa del Terrore
L'ambientazione e l'atmosfera
creata al suo interno, luci, musiche e ambientazioni, ha il preciso
scopo di trasferire al visitatore l'angoscia della vita vissuta durante
questo atroce periodo.
Celle, strumenti di tortura,
testimonianze scritte e filmate, oggetti, fotografie...tutto altamente
evocativo, anzi oserei dire vivo!
Ho trovato questa visita molto toccante, ma anche molto istruttiva.
Una testimonianza palpitante di cosa siano stati capace di fare gli uomini ad altri uomini.
Forse
qualcuno potrebbe trovare esagerata questa forma di rappresentazione,
ma personalmente ritengo che bisogna avere il coraggio di testimoniare
queste (come altre) atrocità nella maniera più veritiera possibile e
qui, in questo museo, quasi ti sembra di respirare la stessa atmosfera,
pur consapevole che la nostra immaginazione non potrà mai arrivare a
provare quanto hanno provato i nostri simili, molto più sfortunati di
noi.
Budapest - Casa del Terrore (muro esterno)
Questa è stata l'ultima tappa del viaggio.
Spero che il racconto vi abbia incuriosito e le foto vi siano piaciute.
Come sempre questi post servono a entrambi: a voi come punto di partenza per eventuali viaggi e a me come album di ricordi.
Budapest era un sogno nel cassetto.
Quel cassetto ogni tanto l'aprivo, ci sbirciavo dentro e poi lo richiudevo.
A volte ci aggiungevo qualcosina, tipo un monumento, una via, un panorama.
A volte poi andavo sui siti dei voli per vedere i prezzi, nella speranza di trovare l'offerta di un low cost.
Ma il sogno rimaneva sempre lì, nel cassetto.
Sia nel mio, sia in quello di mia figlia.
Ma si sa: per far accadere le cose occorre volontà e un pizzico di grinta in più!
Non basta desiderare.
Occorre agire!
E così è stato.
Ho aperto quel cassetto e per prima cosa ho prenotato il volo (130€ pp A/R con Alitalia)
Come si suol dire, ho "gettato il cuore oltre l'ostacolo"
Era giugno 2014 e l'ho prenotato per fine agosto.
Sì, lo so: è passato quasi un anno da quando ho fatto questo viaggio a quando ho deciso di descrivervelo. Ma in fondo cosa importa quando l'ho fatto? L'importante è offrirvelo rendendovi partecipi, no?
Così da giugno in poi ho iniziato a fare uno di quei miei programmi di viaggio super impegnativi.
A scartabellare anzi, per meglio dire, a navigare nella miriade di siti fino a farmi un'idea ben precisa delle cose da vedere.
Poi ho prenotato i miei soliti 48 alberghi, aspettando fiducioso che qualcuno sbracasse un'offerta appetibile proprio per i giorni compresi tra i due voli di andata e ritorno.
Ammetto che mi è andata bene! ;) Hotel President, un 4 stelle centralissimo, 80€ per 2 persone, colazione compresa.
E così venerdì 29 agosto siamo partiti, mia figlia ed io, emozionatissimi per la nostra nuova avventura.
Come sempre alternerò informazioni turistiche ad informazioni pratiche, curiosità e - ovviamente - tante tante foto!
Siete pronti a seguirmi?
Partiamo!!!!
Budapest, per quei pochi che non lo sanno, è l'unione di Buda, la parte vecchia, con Pest, la parte più moderna. Le due parti sono divise in due dal Danubio.
La prima scelta da fare è dove dormire, se a Buda o a Pest.
Io ho scelto la parte moderna perché più pratica e perché la maggior parte delle cose che volevo visitare eran lì a portata di mano, o meglio di piedi!
E come vedrete i posti sono tutti facilmente raggiungibili a piedi o al massimo con poche fermate di metro.
Vi dico subito che rispetto a Istanbul, che abbiamo visto insieme, Budapest è una città molto più raccolta, un piccolo gioiellino, anch'essa ricca di cultura e di storia.
La permanenza consigliata è di 4-5 giorni.
Informazioni Utili
Arrivati in aeroporto suggerisco di prendere lo Shuttle, una navetta molto più economica e comoda del taxi.
Troverete le indicazioni appena mettete piede a terra, nel vero senso della parola: una linea colorata sul pavimento vi condurrà direttamente al desk dove effettuare la prenotazione, a meno che non preferiate farla on line dall'Italia, risparmiando qualche euro; in entrambi i casi in pochi minuti arriverà la navetta e vi porterà al vostro hotel.
La prima cosa, e forse unica, a cui dovrete prestare attenzione sono i pagamenti.
In Ungheria la moneta è il Fiorino Ungherese e il cambio con l'Euro è abbastanza vantaggioso, a patto che paghiate in valuta locale con il bancomat o, meglio ancora, con la carta di credito.
Moltissimi esercizi commerciali, infatti, vi proporranno di pagare in Euro e voi sarete tentati dal farlo per comodità di calcolo, ma attenzione: il cambio che vi applicheranno prevede sempre un sovraprezzo di un 10-15, a volte anche 20%, e non è poco.
Anche prelevare i soldi dal bancomat non conviene, per via dei tassi applicati, per cui limitate all'essenziale questa operazione, magari facendola solo una volta, che comunque va fatta per le piccole spese.
Idem per i pagamenti in Euro col bancomat: non sempre il tasso era accettabile (per accettabile intendo dell'ordine del 1%).
Con i pagamenti effettuati con la carta di credito e in valuta locale non ho mai avuto sorprese. ;)
Primo Giorno
Arrivati nel pomeriggio, abbiamo subito preso confidenza con la città.
La vita del centro turistico si svolge essenzialmente la tra le due piazze, Elisabeth ter e Vorosmarty ter (ter vuol dire piazza).
In quest'ultima troverete Gerbeaud, una delle pasticcerie più famose di Budapest, dove potrete gustare la famosa torta dobos, torta a strati che non ho trovato particolarmente buona in quanto un po' stopposa, diversamente dalla sós-mogyorós-barackos, anche questa a strati con una base di nocciole pralinate, un foglio di cioccolato, mousse al cioccolato al burro di arachidi, parte centrale con albicocche, glassatura superiore: una vera leccornia. Ho provato a cercare la ricetta in rete, ma senza esiti soddisfacenti. Se qualcuno di voi....
Cena al Cyrano, dall'apparenza lussuosa, ma il costo per cenare è abbordabilissimo e i piatti che vi porteranno sono tutti curati quanto deliziosi; passeggiata serale lungo il Danubio, da cui si può ammirare la città vecchia tutta illuminata e il Ponte delle Catene, il più famoso di Budapest.
Budapest - Galleria Nazionale
Budapest - Ponte delle Catene
Secondo Giorno
Budapest - Itinerario Secondo Giorno
A Budapest ci sono tre linee di Metropolitana.
A pochi passi dall'albergo c'erano le tre fermate. Meglio di così!
Abbiamo preso la M3 verso il Museo delle Arti Applicative (visto solo da fuori)
Budapest - Museo delle Arti Applicative
Da qui una passeggiata fino a Balna Budapest una
bella struttura moderna in vetro e acciaio, all'interno della quale è bello passeggiare.
Budapest - Balna Budapest
Budapest - Balna Budapest
Budapest - Balna Budapest - Interno
Poco distante ci sono i Mercati Generali (Vámház körút 1), situati in un'enorme struttura al coperto, al cui interno si trova di tutto, dal cibo all'oggettistica varia. Merita assolutamente la visita.
Budapest - Mercati Generali
Budapest - Mercati Generali - Food
Usciti dal mercato si attraversa il Danubio da Szabadsag hid (hid vuol dire ponte)
Budapest - Szabadsag hid
e si raggiunge GellertHill, una collinetta panoramica alla cui base è posta la Chiesa nellaRoccia (da visitare) e dalla cui cima si può godere un bel panorama.
Budapest - Panorama da Gellert Hill
Peccato solo che la Cittadella, una fortezza costruita dagli Asbugici, fosse chiusa.
Scesi nuovamente al livello del Danubio, abbiamo costeggiato il fiume in direzione Nord e all'altezza di Ybl Miklos ter, ai piedi della Galleria Nazionale, siamo entrati questo edificio di cui non ricordo il nome:
Budapest - Ybl Miklos ter
Ve lo segnalo perché oltre ad avere al suo interno un modello dell'intera città di Budapest tutto in legno, i suoi bagni hanno un arredo alquanto singolare: sulle porte, infatti, troviamo scritti dei pezzi di storia ungherese, suddivisi per anni.
Budapest - Palazzo in Ybl Miklos ter - Porte dei bagni
Ovviamente dopo le foto sono entrato in una di questi bagni per il classico pit-stop! :))))
Per lo spuntino di metà giornata consiglio di star leggeri, se volete continuare con un giro turistico pomeridiano.
Attraversiamo nuovamente il Danubio, questa volta dal Ponte delle Catene...
Budapest - Ponte delle Catene
...e dirigiamoci verso il Quartiere Ebraico, un posto in cui torneremo più volte durante il nostro soggiorno perché veramente merita.
Camminando per le strade del quartiere col naso all'insù, si ha la netta sensazione di trovarsi in un posto che nel recente passato doveva esser stato molto ricco e sfarzoso.
Budapest - Quartiere Ebraico
Ora è caratterizzato dai cosiddetti "romkocsma", a noi noti come Pub in Rovina.
Si tratta di locali allestiti nei cortili di vecchie fabbriche
abbandonate, prese in gestione da giovani creativi che ne hanno
reinventato il look in modo alternativo e originale; non c'è da stupirsi
di trovarsi seduti su una vecchia poltrona da dentista o in una vasca
da bagno!
Nei pub in rovina si può fare di tutto: ascoltare musica
dal vivo, ballare, vedere una mostra d’arte, vedere un film proiettato
su un muro vecchio oppure semplicemente chiacchierare sorseggiando
qualcosa da bere e godendosi l’atmosfera dei locali.
Il più famoso di tutti è sicuramente il Zsimple.
Budapest - Pub in Rovina
Sempre nel quartiere ebraico non si può mancare il Gozstu Udvar Market , un mercatino delle antichità compreso tra i cortili dei palazzi di due grandi isolati.
La giornata si è conclusa con la classica passeggiata serale lungo il Danubio illuminato.
Dalla terrazza dell'albergo, poi, abbiamo ammirato la città di notte e dall'alto, e abbiamo anche avuto la fortuna di vederla incorniciata dai fuochi d'artificio.
Budapest - Fuochi d'Artificio
Budapest - Fuochi d'Artificio
Budapest - Fuochi d'Artificio
Terzo Giorno
Budapest - Itinerario Terzo Giorno (mattina)
Dedicato ancora alla città vecchia, Buda.
Si attraversa l'ormai noto Ponte delle Catene per poi salire nella zona del Castello, Palazzo Sandor e la Galleria Nazionale
Budapest - Ponte delle Catene verso Buda e Galleria Nazionale
Si può prendere il trenino a cremagliera o farsela a piedi.
Budapest - Trenino a Cremagliera
Budapest - Dal Trenino a Cremagliera
In ogni caso potrete godere di una bella vista della parte nuova:
Budapest - Ponte delle Catene verso Pest
Si arriva subito alla Galleria Nazionale.
Noi siamo stati accolti da alcune bancarelle che servivano bistecche a prima mattina!
Budapest - Bancarelle di Cibo alla Galleria Nazionale
...e per fortuna non solo bistecche.
Budapest - Galleria Nazionale
Attraverso questo cancello si va verso Palazzo Sandor:
Budapest - Verso Palazzo Sandor
Immancabile cambio della guardia con i soldati che indossavano tutti occhiali da sole!
Budapest - Cambio della Guardia
Percorrendo la via principale si arriva alla Chiesa di San Mattia,
detta anche “Chiesa dell’Assunta” o “Chiesa dell’Incoronazione”, per il
fatto che fu scenario di memorabili nozze reali e celebri
incoronazioni, tra cui quella di Francesco Giuseppe I (ve lo ricordate?) e della consorte Elisabetta, nel 1867.
Budapest - Chiesa di San Mattia
Alle spalle della chiesa si trovano i Bastioni dei Pescatori, da cui si può ammirare un altro bel panorama della città, incorniciato dalle volte.
Budapest - Panorama dai Bastioni dei Pescatori - In fondo il Parlamento
Sempre vicino alla chiesa potete trovare Ruszwurm,
la più antica pasticceria ungherese, un piccolo gioiellino dove i dolci
sembrano fatti da deliziose nonnine nascoste dietro il laboratorio.
In questo locale hanno messo piede ospiti illustri, come l'amata principessa Sissi.
Budapest - Pasticceria Ruszwurm
Come certamente molti di voi sanno, Budapest è famosa per le sue Terme, dislocate un po' in tutta la città.
Quelle che abbiamo visitato noi sono le Lukacs, approfittando anche della mattinata uggiosa e a tratti piovosa.
Budapest - Itinerario Terzo Giorno (pomeriggio)
Dopo esserci rilassati a dovere, nel pomeriggio siamo andati nella zona di Varosliget, famosa per il parco, il Vajdahunyad Castle...
Budapest - Vajdahunyad Castle
...lo zoo, l'orto botanico, ma soprattutto per le Terme Szechenyi:
Budapest - Terme Szechenyi
Probabilmente le più caratteristiche e ma anche le più turistiche.
Usciti dal parco ci si trova a ridosso di Piazzale degli Eroi, una delle più importanti della città, dedicata alla memoria dei grandi eroi della storia ungherese, le cui statue sono incorniciate in due file di colonne che circondano la piazza e alla cui fine si trovano due carri simbolici: il primo è guidato da una figura maschile che lo guida usando come frusta un serpente, allegoria della guerra; il secondo è condotto da una donna tramite una foglia di palma, allegoria della pace.
Budapest - Piazzale degli Eroi
Tornando verso l'albergo abbiamo approfittato della poca fila per salire sopra la Basilica di Santo Stefano
Budapest - Basilica di Santo Stefano
Budapest - Basilica di Santo Stefano
Dedicata al
primo re cristiano ungherese; è la chiesa più grande di Budapest e la
sua cupola, alta 96 metri, è visibile da ogni punto della città...per
cui tutta la città è visibile da qui!
Budapest - Vista dalla Basilica di Santo Stefano - Gillert Hill
Budapest - San Mattia e Bastioni dei Pescatori visti dalla Basilica di Santo Stefano
Dietro la basilica siamo stati attratti da una lunga fila che finiva dentro una gelateria!
Ma cosa ci sarà mai stato di così buono?
Sapete che diffido delle gelaterie, vista la mia produzione casalinga, ma quando si è in vacanza bisogna provare tutto e siamo entrati:
Avete visto che opere d'arte?
Budapest - Gelato a forma di fiore
Lo so, volete sapere qualcosa riguardo il sapore....be', niente di particolare.