Certo che sarebbe meglio, considerato poi la considerazione che nutro verso le fighetterie, soprattutto se risalenti ai cosiddetti cugini d'oltralpe!
Ma qui è una questione psicologica!
Come sai il nostro cervello ragiona per associazioni e leggendo il termine torta, essendo la nostra mente notoriamente più veloce delle parole, si immagina e visualizza istantaneamente qualcosa di dolce e peccaminoso. Ma poi, leggendo prima "cavoli" e poi "patate", ci si smoscia, la mente. Capito?
E tutta una questione psicologica!
Ora, visto che ho copiato tutta la ricetta alla lettera (strano, eh?) dalla mia socia salentina, almeno il nome l'ho un po' cambiato!
Sempre per la questione psicologica!
RICETTA
(per uno stampo di 26 cm di diametro)
Per la base
360 g di farine (es. 300 g farina tipo 1 e 60 g grano arso)
100 g di acqua
4 cucchiai di olio extra vergine d'oliva
2 uova
1 cucchiaino da tè di lievito per torte salate
1 cucchiaino di sale
Per il ripieno
600 g di patate lessate e tagliate a fette
100 g di cimette di cavolfiore romanesco
100 g di latte
150 g di feta (o altro formaggio a scelta)
3 uova
1 yogurt greco
q.b. di menta fresca
q.b. di curcuma in polvere (o fresca grattugiata)
q.b. sale, pepe e noce moscata
- Impastate tutti gli ingredienti della base
- Lasciate riposare una decina di minuti
- Stendete l'impasto e sistematelo nella tortiera
- In una ciotola sbattete le uova, aggiungetevi latte, feta, yougurt e le polveri
- Fate uno strato di patate sopra l'impasto steso
- Versatevi il contenuto della ciotola
- Sistematavi poi le cimette di cavolo
- Infornate a 180° fino a cottura della pasta (circa 35-40 minuti)
Ciao e alla Prossima
Lo Ziopiero
Guardate anche le altre realizzazioni: