Eccomi!!!
Vi avevo detto che sarei tornato presto, no?
Ora mi sono rigenerato e sono tornato più pimpante di prima (anche se per poco, visto che a breve ripartirò....)
Vi piace il titolo del post?
Tranquilli, non è l'ultimo film della Wertmuller, anche se poco ci manca, visto le varie storie che ci sono dietro questo post!
Vi avevo detto che sarei tornato presto, no?
Ora mi sono rigenerato e sono tornato più pimpante di prima (anche se per poco, visto che a breve ripartirò....)
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Tranquilli, non è l'ultimo film della Wertmuller, anche se poco ci manca, visto le varie storie che ci sono dietro questo post!
...e sapete che non saprei proprio da dove iniziare?
....dalla fine della storia? Neaahhh!
....dal motivo che mi ha indotto ad andare a conoscere Pina Fioretto? mmmmm, neanche!
...o forse dal pane che ho prodotto con le sue farine? No no no no, troppo limitativo.
Comeeee?
Si si, avete capito bene! La signora in questione le farine se le fa da se!!!!
(ecco, ho capito da dove iniziare: dalle sue farine!)
Non ci credete? E fate male!
Certo uno si pensa a chissà quali marchingegni ci siano dietro, ma per capire bisogna andare a trovare Pina, direttamente nel suo laboratorio: un locale di pochi metri quadrati, 3 ripiani in acciaio, un’impastatrice professionale, un grande frigorifero, diversi contenitori pieni di semi (tutti rigorosamente proveniente da campi a coltura biologica), un lievito madre in crescita, e poi…. il suo mulino… portatile!!! E pure in pietra!!!
Rimango sbigottito!!! Sembra il mulino della Barby, ma poi quando lo mette in funzione la magia si trasforma in realtà! Una manciata di chicchi, un paio di secondi, ed ecco che un profumo di grano si sparge nell’aria….e nella ciotolina sottostante la polvere inizia a cadere come neve…
“Pina, sta farina la devo toccare, ci devo affondare le mani, la devo assaggiare!!! Posso?”
“Ma Piero, questa è per te! L’ho macinata apposta affinché tu ci possa fare il tuo pane, così poi mi racconti…”
…e Voi che mi conoscete bene capirete subito che emozione ho provato…
Non stavo nella pelle. Sono corso subito a casa e durante il tragitto pensavo tra me e me che tipo di impasto fare. E poi ho capito che questa farina la dovevo far crescere, a modo mio, con un’idea di lievito, non di più. Così:
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Ho fatto un primo impastino con quella micro dose di lievito, sciolto in 25 gr di acqua e 50 fi farina.
Di seguito il passo passo dei primi tre rinfreschi.
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Poi ho cambiato ciotola, ho aggiunto altri 620 gr di farina (quelli avevo), 490gr di acqua (73% di idratazione totale), impastato per bene e alla fine ho aggiunto 14 gr di sale e un cucchiaio d’olio (a filo, non tutto insieme, eh?)
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Dopo 4 ore ho formato, aspettato una mezz'ooretta, infornato a 220° per 10 minuti, poi a 200° per altri 10, infine ho portato la temperatura a 180° e lasciato fino a completa cottura.
Alla fine è uscito questo pane:
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L'ho fatto riposare qualche ora...poi ho tagliato la prima fetta:
(Fare click sulla foto per ingrandirla) |
Ah, si!
I recapiti di Pina Fioretto!
Via Michele Amari 63 00179 Roma
Tel cell 3398994741
Ciao e alla Prossima
Lo Ziopiero