A me i Porceddruzzi rievocano tutte e tre le cose.
Sono i dolci di Natale della mia infanzia (e siccome li mangio ancora questo dimostra inequivocabilmento che sono ancora un ragazzino, giusto? :)))); sono i dolci che faceva mia nonna materna.
Minuta, di origine leccese, abile tra i fornelli, con l'avvicinarsi del Natale preparava 10-20, forse anche 30 piatti di porceddruzzi, sistemandoli in ogni angolo della casa e distrubuendoli a tutto il parentado...
Voi mi chiederete: ma cosa sono? E come si pronuncia qualla strana parola?
Be', come dire... son dolci di pasta fritta e ripassata nel miele e guarnita poi con pezzetti di cioccolato, mandorle e pinoli:
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Le tradizioni regionali li diversificano e li distinguono con ricette e nomi diversi, come Cicerchiata (Molise) o Struffoli (Campania), e avendoli anche assaggiati vi posso dire che si diversificano anche nei sapori.
Mia nonna non c'è più da tanti anni, e le mie zie, nonostante le modernità incombenti, non si sono certo tirate indietro e hanno continuato nella tradizione, anche se a produzione decisamente ridotta.
Poi, un giorno, mi son detto:
"e io? Mica posso starmene con le mani in mano?!?!?!"
E così mi son fatto dare la ricetta che ben volentieri condivido con voi.
Dosi per un piatto:
Per l'impasto
300 gr farina 00
70 gr olio evo
70-80 gr succo di mandarino e arancia
30 gr Rhum o alcole puro
Zeste di mandarino e arancia
Pizzico di sale
Per la copertura
300 gr miele d’arancia
Mandorle, pinoli, cioccolato fondente.
Scaldate l’olio con le zeste e impastate poi il tutto, aggiungendo poco per volta il succo degli agrumi.
Fate quindi riposare l'impasto una mezzoretta e iniziate poi a fare tanti serpentelli:
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A questo punto portarte quasi a ebollizione il miele e passatevi dentro i porceddruzzi.
Sistemateli quindi in un piatto (occuperanno un piatto piano bello pieno).
Spolverate con pezzetti mandorle tostate, frammenti di cioccolato e pinoli.
Volendo anche le palline colorate.
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A breve vi parlerò di un altro dolce della tradizione pugliese, visto che l'altra mia nonna era di Bari ;-)
Grazie e alla Prossima
Lo Ziopiero
Tu non ci crederai ma malgrado a casa mia nei giorni prima di Natale la scena sia del tutto uguale...a me non fanno proprio impazzire...o meglio mi piace 'rubarli' ancora caldi di frittura prima nel bagno nel miele ehehehehhehee
RispondiEliminae li non sai quanti caxxiatoni mi sia preso!! ahahahahahahah
Devo suggerire a casa la tua versione...anzi lo faccio di certo perchè quella presenza del cioccolato mi piace e non poco! :DD
e da buon rappresentante della tua famiglia di origine, tutti gli ingredienti erano gia' in dispensa.. vero?!?
RispondiEliminae a dir la verità sarebbero gia' presenti pure nella mia... di dispense!
baci
Per un certo periodo, quando ancora stavo con i miei, abbiamo avuto dei vicini pugliesi e la signora non mancava mai di regalarcene un vassoio a Natale: ce li litigavamo letteralmente :-)))
RispondiEliminaNon ti smentisci mai, ogni post una goduria!
RispondiEliminaStefania
Ho una tremenda lacuna su questo dolce, mai assaggiato in nessuna delle varianti regionali. Ma a vederlo mi gha sempre messo tanta allegria con la monpariglia colorata :D! Ma a fare gli anellini hai una pazienza certosina?!?!?! Però son troppo bellini :)))
RispondiEliminaBravo, non si interrompono le tradizioni!!!
RispondiEliminaLA descrizione della quantità di dolci natalizi preparati per tutto il parentado mi ricorda casa mia... mia madre ne preparava quantità industriali per regalarli a chiunque! Che bello passare la giornata in cucina per farli.... a sera poi sembrava che ci fossimo tuffati nell'olio a friggere anche noi! :P
@Gambetto: Ti confesso che neanche a me hanno mai fatto impazzire gli "struffoli". Questi invece SI. (ma son gusti, eh?)
RispondiElimina@Gaia: eheheh, certo. Ingredienti di base sempre pronti. Se mi scappa una voglia a mezzanotte mica posso aspettare l'apertura dei negozi, no?
:))
@Araba: ...aspetta allora a vedere quello che preparava l'altra mia nonna ;-)
@Stefania: :)))
@Federica: Guarda, puoi replicarlo senza
anellini, oppure ne fai pochi. ;-)
Cmq c'è il trucco per farli rapidamente... eheheh
@Tery: ...tradizioni del sud...le adoro ;-)
Anno nuovo e contest nuovo per Dolci a gogo!!In collaborazione con Le Creuset, il mio blog ha organizzato un contest "Tutto in cocotte". Tra tutte le ricette partecipanti sarà scelta la più meritevole premiata con 4 cocotte Le Creuset.
RispondiEliminaPer altre informazioni corri a leggere il post.....ti aspetto!!!!!!!!!!
baci Imma
Ma che buone.......io faccio le castagnole, molto simili sia nell'impasto che nella decorazione. Che belle quest ericetta della nonna, fantastiche!
RispondiEliminaNon essendo un'amante del miele non sono mai stata tentata all'assaggio di questo tipo di dolcetti...pero' forse ho sempre sbagliato!
RispondiEliminaOh mamma... mi sanno di una cosa pericolosisssssssima! Se mai un giorno ci incontreremo vorrei tanto che mi preparassi questi, mi raccomando!(si, lo so, sono tremendamente sfacciata :D)
RispondiEliminaoggi, abbiamo fatto un post diverso per ricetta, ma simile nel contenuto...Io ho pubblicato la ricetta della ciambella che faceva mia zia e più o meno ho scritto le tue stesse cose...;)
RispondiEliminaAnche nelle marche i porceddruzzi si chiamano cicerchiata! Io ho una ricetta buonissima di uan mia zia e in effetti, visto che il carnevale si avvicina, mi sa proprio che prossimamente la farò....Comunque li si chiami, sono buonissimi!
buoooooni! non li ho mai mangiati così, però simili si, infatti a parte gli struffoli, in Campania, mangio da una vita la "pagnucata" (ovvero "pignoccatta") di mia nonna paterna!!! Mancala frutta secca, ma per il resto direi che sono uguali... Ottimi!!! Baci
RispondiElimina@Imma: Grazie per l'invito :)
RispondiElimina@Zia Elle: :))
@elenuccia: ...devi provare...magari attraverso questo dolce diventerai amante del miele... ;-)
@Bella Aza: ...e tu perché non mi vieni a trovare? Oddio, pure tu abiti in un bel posto incantato...quasi quasi vengo su io!!!
@Martina: Si, si, avevo letto di sfuggita il post su Zia Elvirina, poi mi hanno interrotto e non ho commentato; son cose che mi piace fare con calma, tanto mica scappi!
:))
@Luna: Vero, c'è anche la "pignoccata"
:))
a piè, alla fine ce l'hai fatta a pubblicare una cosa che non mi piace... ed è tutto dire per una come me a cui i dolci piacciono quasi tutti ma questi (insieme agli struffoli) proprio non mi vanno giù... però dalla foto sembrano tanto bboni...
RispondiEliminaper la domanda in anteprima... portali domenica prossima dal nanni che ci coliamo sopra la cioccolata!! :D
@Cristina: ...eeee no, mi dispiace, ma questi so' 'nartra cosa, tu li devi prova'. Si zzio te disce che so bbboni, ciooosaisi de che sto a parla', ormai me conosci...
RispondiEliminaPorto l'anteprima dar nanni? E mica male l'idea, peccato che quelle scorzette le ho già utilizzate, ma le posso sempre rifà, che dichi? E rifamo? J'aaafamo?
...cmq lo sai che non verrei mai a mani vuote..... ;-)
davvero ottimi! ho avuto la fortuna di assaggiarli da un caro amico di Lecce buonissimi!
RispondiEliminae che non lo so, diabolico d'uno zio.... j'aafai, j'aafamo, c'è pure spaz quindi j'eseafà...:D
RispondiEliminaQuoto Gambetto, rubati da caldi sono una goduria, poi un po' meno... pero' questi col cioccolato vanno provati!!!
RispondiElimina@Gio: Doppia Fortuna, allora: sia per l'amicizia, sia per l'assaggio!!! :))
RispondiElimina@Cristina: C'è Spaz?!?!? Allora... ArancinE? :))
@Mus: Il furto del cibo è sempre una goduria.... :))))
Bravo Piero detto da un leccese doc. Però io scriverei Purciddhuzzi. Un abbraccio Maestro
RispondiElimina@Francesco: Grazie caro.
RispondiEliminaHo pensato a lungo a quale dicitura mettere....le ho trovate entrambe. Alla fine ho optato per la "O", ma pronunciata "U"
:))