mercoledì 30 marzo 2016

Torta Babà alias Il Babbone - Tutto dentro e subito!!!



DiSceeee.... perché Babbbone?

No, dico, ma hai visto bene che bestia?!?!?



Wow!
Ma non avevi già fatto i babà, sia normali, sia al cioccolato?

Già; ma se è per questo avevo fatto anche la Torta Babà al Cioccolato e Ricotta. Qualcosa di sublime...

Ma alla fine qual è la differenza tra Babà e Babbone, a parte la dimensione?

Be'... diciamo che sta nella semplicità e velocità di preparazione.
Mentre il babà tradizionale, quello con la capocchia, per intenderci, necessita  una formatura singola, la Torta al Babà, una volta finito di impastare, si mette direttamente in uno stampo e il grosso è fatto.

E anche per bagnarlo, come vedremo, si fa in un fiat.

Ergo: se avete voglia di babà e vi impigrisse l'idea di 12/16 formature con relative bagne, questa è la soluzione!

RICETTA

Per l'impasto

      70 g di lievito madre (o licoli)
    250 g di farina W350 
      65 g di burro
      45 g di zucchero
        5 g di sale
        5 tuorli
        4 albumi
           Zeste di un limone

Per la bagna

     800 g di acqua
     400 g di zucchero
       80 g di rhum 

  • Fate bollire acqua e zucchero fino a quando quest'ultimo si sarà sciolto completamente
  • Lasciate freddare
  • Aggiungete il rhum

Per la crema pasticcera
   
  320 g di latte
  160 g. di panna
  240 g di zucchero
  150 g di tuorli (circa 6)
   30 g di fecola di patate
   1/2 Bacca di vaniglia
        Zeste di limone.

 
Non vi riporto il procedimento per fare la crema, ma se volete vedere il filmato che ho fatto in cui descrivo la preparazione con il metodo Montersino, guardate qui.

Per l'impasto, come ormai faccio da diverso tempo, adotto la tecnica del tutto dentro e subito.
Lo so, molti non saranno d'accordo, ma dopo anni di esperienza ho ormai ho abbandonato lo stillicidio che comporta l'inserimento degli ingredienti un po' per volta, che spesso scoraggia e ci dissuade dal fare dei lievitati un po' più impegnativi.

Ora impastiamo, anzi facciamo impastare!
  • Spezzettate il lievito madre
  • Aggiungete tutti gli altri ingredienti
  • Avviate l'impastatrice fino a quando l'impasto non risulta bello incordato*
  • Lavoratelo con le mani giusto per dargli un po' più di forza
  • Arrotolatelo e inseritelo nello stampo precedentemente imburrato
  • Coprite con pellicola per alimenti e lasciate lievitare**


* Partite da una velocità lenta/moderata per poi aumentare fino ad una velocità più sostenuta. Non demordete, prima o poi incorderà. ;)

** Molti lettori ancora mi domandano quali sono i tempi di lievitazione delle varie preparazioni: ci tengo a sottolineare che NON esiste un tempo fisso preciso cui fare riferimento. La lievitazione dipende da diversi fattori, quali la temperatura, la forza del lievito madre, la forza della farina usata.
Un impasto che lievita a 28° potrebbe esser pronto dopo 5-8 ore; a 22° anche dopo 12-16 ore, sempre che farina e lievito siano di qualità. In buona sostanza soltanto la conoscenza del vostro ambiente e dei vostri preparati vi porterà a stabilire a priori quanto tempo ci vorrà.

In ogni caso, se la cosa vi può essere d'aiuto, vi dico che in questo periodo (temperatura ambiente 18-20° circa) metto a lievitare verso le 9 di sera nel forno appena scaldato e poi spento; verso le 2 di notte faccio scattare in automatico la funzione lievitazione (ovviamente per chi ce l'ha) e alle 7 del mattino successivo l'impasto è pronto per esser infornato. In questa maniera posso impastare la sera e sfornare la mattina, anche di un giorno di lavoro.

Infornate a 160° fino a cottura (occorrono circa 45° minuti)
Sfornate, ma lasciate il babà cotto nello stampo.

La bagna la metteremo un'ora prima di consumarlo.
  • Col babà nello stampo, tagliate e rifilate la parte che sporge (quella che una volta sformato il babà diventerà la base del dolce).
  • Con "l'apposito strumento" versate i 3/4 della bagna
  • Lasciate assobire per un quarto d'ora
  • Togliete il babà dallo stampo
  • Con un pennello bagante le parti esterne



A questo punto guarnite la torta aggiungendo delle amarene sciroppate: ci stanno molto bene.



L'interno, se avete lavorato come si deve, sarà bello areato e con alveoli regolari, aperti al punto giusto:


Lo farete?!?!????

:)))))


Con questa ricetta partecipo a Panissimo, la raccolta di lievitati dolci e salati ideata da Sandra di Sono io, Sandra,  e Barbara, Bread & Companatico,
anche questo mese ospitata nel blog Un Condominio in cucina

http://www.sonoiosandra.ifood.it/panissimo


Ciao e alla Prossima




Lo Ziopiero

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mercoledì 23 marzo 2016

Brasato al Barolo (e non solo!!!)



Erano due anni che avevo questo post in bozza.
DiSceeee.... ce ne hai messo di tempo!

Lo so, è vero.
È che a volte manca l'ispirazione, oppure si pensa sia una ricetta banale, semplice e allora si evita di pubblicarla.

In verità il Brasato, pur essendo effettivamente qualcosa di semplice, richiede una preparazione paziente e dei tempi di attesa lunghi.
Forse per questo ho aspettato tanto...?


Va però subito detto che alla fine della preparazione si è ampiamente ricompensati, sia per il sapore, sia anche per le quantità prodotte che, se non vivete in una casa di famelici, possono essere riproposte in diverse modalità, come vedremo ;)

Ma partiamo dalla base.

Brasare:
il termine deriva dalla parola brace e significa cuocere lentamente, dentro un recipiente coperto, meglio se dentro una pentola apposita detta appunto brasiera.
In origine la brasatura avveniva ponendo le braci sia sotto sia sopra la brasiera, in modo da ottenere una lenta cottura grazie alla diffusione uniforme del calore.
Noi, per praticità, effettueremo la brasatura sul fuoco e nelle pentola che abbiamo a disposizione.


Si può brasare carne, pesce o verdura, in una giusta dose di liquidi. Generalmente si brasa la carne, partendo dalla cosiddetta sigillatura, effettuata in condimenti grassi e caldi in modo da dorare la superficie esterna. In questa maniera i succhi si coagulano rapidamente e la crosta impedisce alle sostanze di uscir fuori.
Dopodiché si procede alla brasatura vera e propria, ponendo la carne dentro i liquidi, a temperature moderate.

Lo scopo della brasatura è di cuocere molto lentamente pezzi di grandi dimensioni in modo che, grazie al liquido di cottura ed eventualmente al grasso della lardellatura, la polpa dell'alimento si ammorbidisca notevolmente.

Nelle foto del passo passo, diversamente dalla foto del piatto, vedrete dei ritagli di carne e non un pezzo unico.
Questo perché quando ho fatto il brasato al barolo non avevo documentato i passaggi, e quando l'ho rifatto ho utilizzato dei ritagli perché dedicati ad un altro tipo di piatto (che pubblicherò in seguito).

Passiamo alla pratica!

Occorrente:
Carne (tipicamente manzo, meglio se con un po' di grasso)
Verdure varie (carote, sedano, cipolle)
Aromi/Spezie (rosmarino, alloro, chiodi  di garofano...)
Barolo o altro vino rosso (nel brasato delle foto ho usato il Nero d'Avola)
  • Tagliate le verdure in una ciotolona
  • Aggiungete carne e aromi e vino, fino a coprire il tutto
  • Lasciate riposare una notte.
  • Al mattino scolate e fate asciugare la carne
  • Mettetela poi in una pentola con dell'olio bollente e procedete con la sigillatura, in pratica dovete appena scottarla.

  • Aggiungete le verdure (che si porteranno appresso un po' di liquido)
  • Continuate a cuocere per qualche minuto
  • Abbassate la fiamma al minimo
  • Aggiungete tutto il restante liquido
La cottura deve essere lentissimma e durare 2-3 ore. I liquidi si addenseranno ma non dovrano evaporare.
Ovviamente la prova assaggio è d'obbligo per capire quando la carne sarà pronta.



Volendo il succo rimasto potrà essere frullato per fare una salsa più omogenea che accompagnerà la carne.

La carne così cotta risulterà tenerissima e saporitissima, cos' come la salsa risultante.



Lo so, è poco chic, ma a me piace tanto fare la scarpetta col mio pane.
Nella foto l'ho fatta con quello al pomodoro e rosmarino... mmmmmmmmm

Varianti:
A questo punto potete liberamente dare spazio alla vostra fantasia.
Io vi propongo qualcosa di semplice, come questi rigatoni:



E voi? Come varierete...?

Ciao e alla Prossima.



Lo Ziopiero

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mercoledì 16 marzo 2016

Una crepe artistica e... l'Apposito Strumento!!!




Quando le avevo vista qui, da Sabrina, mi ero ripromesso di rifarle subito.
Ma poi... sapete com'è?
Rimanda oggi, rimanda domani... alla fine ho fatto passare più di un anno!

Eppure ci vuole un attimo, davvero!
E son pure facili, facili, tanto è vero che le ho etichettate Buoni e Veloci, l'elenco di ricette per chi vuol fare presto!

Basta avere l' Apposito Strumento !

DiSceeeee: zzzipie', ma cos'è st' Apposito Strumento?

È questo!
Apposito Strumento

Vabbè, non è che se non avete l' Apposito Strumento le crepes artistiche non vengono, basta un comunissimo bricco. Però se ce lo avete è più divertente! :)))

RICETTA 
(per 5/6 roselline)
250 g farina
125 g latte
2 uova
  • Frullate tutto con il frullatore ad immersione
  • Lasciate riposare in frigorifero almeno mezz'ora
  • Scaldate la padella
  • Mettete una punta di burro
  • Ora, con l' Apposito Strumento eseguite un disegno come in figura:




  • Arrotolate, partendo dall'estremità più stretta
  • Sistemate la vostra crepe su un piatto
  • Da una crepe cotta in maniera tradizionale, ritagliate dei pezzi a forma di petali e sistemateli come volete
  • Spolverate con dello zucchero a velo 
  • Servite! :)



Visto com'è facile? E anche veloce!!!!

E potete farle anche senza l' Apposito Strumento !!!!! :)))))

Ciao e alla Prossima.

Lo Ziopiero

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mercoledì 9 marzo 2016

Biscotti ai Cristalli di Zucchero


Voi come la fate la colazione al mattino?
Avete un menu fisso o variate ogni giorno?

A me, come sapete, piace variare.
A volte pane, tipo questo integrale con semini e noci, con sopra del miele.
Altre volte la faccio con un paio di fette di brioscione.
Per non parlare poi delle fette biscottate con la marmellata, rigorosamente home made!

Ma di sicuro sulla mia tavola non mancano mai i biscotti
I miei preferiti? Questi!
E pure e questi altri!

Ma l'altra settimana avevo voglia di cambiare, anzi di sperimentare.
Così ho tirato fuori questi che ho chiamato Biscotti ai Cristalli di Zucchero.
E ora capirete anche perché!



RICETTA

Per il caramello, alias Cristalli di Zucchero
120 g zucchero di canna
Zeste di una arancia
30 g panna/latte


Per l'impasto
500 g farina W130
200 g burro
60 g zucchero di canna
Sale
4 g di lievito per torte salate
1 uovo

  • Iniziate a fare il caramello
  • Nel frattempo mescolate farina e burro, fino ad ottenere la classica "sabbiatura"
  • Aggiungete il caramello sciolto e tutti gli altri ingredienti
  • Impastate fino ad amalgamare bene il tutto.

  • A questo punto potete lasciar riposare l'impasto in frigo o, se avete fretta come capita spesso anche a me, potete direttamente formare i biscotti, sistemandoli su una teglia rivestita di carta da forno
  • Cuocete 15-18 minuti a 180°
  • Lasciateli freddare su una gratella


Come dico sempre i biscotti, una volta tirati fuori dal forno, si induriscono sempre un po' motivo per cui vanno tirati fuori che sono ancora un po' morbidi, altrimenti perdono friabilità e rimangono troppo duri.



I biscotti li potete conservare in una scatola di latta per una ventina di giorni. Dopo perderanno la croccantezza.



Ciao e alla Prossima.



Lo Ziopiero

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