lunedì 14 luglio 2014

ISTANBUL - Seconda parte ...di Moschee, Sultani, Amori e Architetti!

Eccoci di nuovo qui.

Nella prima parte ci eravamo salutati praticamente sulla soglia di una Moschea.
Vi ricordate come devono esser tolte le scarpe prima di entrare...?

Bene!

Entriamo...

Moschea del Solimano (interno)
(Fai click sulla foto per ingrandirla)
Ai nostri occhi le Moschee potrebbero sembrare tutte molto simili tra loro, con i pavimenti tutti ricoperti di tappeti, una gigantesca cupola centrale, enormi lampadari appesi altissimi che scendono quasi ad altezza d'uomo; ma in realtà non è così.
Ogni Moschea ha le sue diversità e ogni diversità ha il suo significato.

Iniziamo dalle cose fondamentali: il Mirhab e il Minbar
In una Moschea non mancano mai e li troveremo sempre affiancati.

Il Mirhab ci appare come una nicchia, posta in fondo al muro rispetto all'ingresso; in realtà la sua funzione non è di racchiudere qualcosa ma piuttosto di indicare la Qibla, cioè l'esatta direzione della Mecca, o ancor meglio del santuario islamico della Ka'ba, verso la quale deve essere orientato il viso e il corpo quando si prega.

Il Minbar, invece, è una specie di pulpito, costituito da una scala, da dove un particolare Imam, detto Khatib, pronuncia il suo sermone durante la preghiera del venerdì o altre preghiere importanti.

Una nota caratteristica: l'Imam non sale mai fino ai gradini più alti in quanto questi sono riservati al Gran Mufti, il livello più alto della legge religiosa islamica.

Moschea Mirhmah
(il Mirhab e il Minbar si intravedono in basso a sinistra)
(Fai click sulla foto per ingrandirla)

Altre due cose che caratterizzano quasi tutte le mosche, se non tutte, sono queste due scritte, che rappresentano rispettivamente una "legatura" per il nome di Maometto e per quello di Allah.


Spesso, oltre a questi due, si trovano anche altri nomi inscritti all'interno di questi "dischi"; sono legature che rappresentano i vari Califfi.

Ma prima di parlarvi delle principali Moschee, vorrei soffermarmi su un particolare che spesso noi occidentali non consideriamo: la grafia araba.

Premesso che non sono né uno studioso, né tantomeno un intenditore di questa materia, una cosa però l'ho appresa: con la loro grafia i popoli di lingua araba hanno creato delle vere e proprie opere d'arte!

Il nostro alfabeto latino, per quanto pratico e sintetico, mal si presta a rappresentazioni artistiche tipo queste:
 

Gli Arabi si ingegnano non solo a formare delle opere d'arte, ma anche a rappresentarle con le parole.

Ma riprendiamo il nostro discorso sulle Moschee
(Per chi volesse effettuare i primi approfondimenti sulla grafia araba suggerisco di iniziare da qui e poi continuare qui).


LE MOSCHEE DI ISTANBUL

Elencarle tutte è impossibile.
Sono migliaia.
Visitarne alcune è obbligatorio.
Sono affascinanti.
Vediamo insieme le principali

Santa Sofia


(Fai click sulla foto per ingrandirla)

La Moschea sicuramente  più famosa e più imponente è Santa Sofia, indicata anche come ottava meraviglia del mondo.

La sua costruzione ebbe inizio sotto il regno dell'Imperatore Costantino I, conquistatore e fondatore di Costantinopoli (330 d.C.), l'attuale Istanbul, e fu ultimata nel 360 d.C. ai tempi di Costanzo II.
Il primo nome conosciuto fu quello di Megali Eklesia (Grande Chiesa) e come potete immaginare era una chiesa cristiana. Solo dopo il quinto secolo assunse il nome attuale.

Più volte andata a fuoco (inizialmente il tetto ero tutto in legno), deve il suo splendore ad un altro Impeartore, Giustiniano II (527-565) il quale commissionò la sua ricostruzione a due architetti dell'epoca: Antemio di Tralle e Isidoro di Mileto, un po' come dire Renzo Piano e Santiago Calatrava dei giorni nostri!

Per la sua ricostruzione furono impiegati marmi pregiati, pietre colorate, colonne e altro materiale di spoglio in un mix di linee architettoniche tra il bizantino, il romano e l'orientale.

Tra il 9° e il 12° secolo le sue pareti furono ornate di mosaici, molti dei quali tutt'ora visibili.

Con la conquista di Istanbul da parte degli Ottomani (1453) Santa Sofia non perse la sua funzione di luogo di culto, nonostante le evidenti differenze di credo religioso.

Quanto è giunto fino ai nostri giorni lo dobbiamo sia al fatto che gli Ottomani non la distrussero (la trasformarono invece in luogo di preghiera dell'Islam), sia e soprattutto grazie ad un altro grande architetto, forse uno dei più grandi mai esistiti, che segnò la storia di questa città: Mimar Sinan.

Sinan (di cui parleremo meglio tra poco) rinforzò la struttura di Santa Sofia con la costruzione di colonne interne e contrafforti esterni (a danno di tutte le abitazioni confinanti che furono inevitabilmente demolite).

La Moschea ora è adibita a museo e quindi per poterla visitare occorre pagare un biglietto (ma per fortuna è anche l'unica dove si paga!).

Moschea di Solimano


(Fai click sulla foto per ingrandirla)

Solimano I, detto il Magnifico (sì, proprio come il nostro Lorenzo de' Medici) è stato sicuramente l'Imperatore ottomano più importante di tutta la storia, insieme a Maometto II detto Fatih, cioè il Conquistatore (di Istanbul, appunto)
Nei suoi 46 anni di sultanato (1520-1566) Solimano ha conquistato praticamente tutto: dalla piccola Rodi, alla Serbia; dall'Ungheria alla Persia (e te pare poco?). Si è poi acchiappato parte della Georgia, la Tripolitania, la Tunisia e anche l'Algeria!

Anche Solimano voleva la sua Moschea!
Ma non una Moschea qualsiasi.
Voleva la Moschea più grande di tutta la città!
E secondo voi a chi si è rivolto?
Ma a lui, Mimar Sinan!

Ogni punto di questa Moschea e ogni dettaglio architettonico è la dimostrazione di grande maestria e genialità.

Un esempio?
L'interno della cupola: essa è circondata da una fascia di acciaio dove sono state utilizzate 255 terrecotte semisferiche per migliorarne l’acustica.

Altro esempio?
I sistemi di raccolta dei fumi delle candele e delle lampade ad olio!
Pensate che per non macchiare la struttura interna con la fuliggine, Sinan aveva ideato un passaggio d’aria all’interno della Moschea in modo che i fumi si depositassero in una stanza che si trovava sopra la porta d’ingresso; gli stessi fumi, solidificandosi, venivano utilizzati come inchiostro con il quale il Sultano Ottomano scriveva i documenti più importanti.
No dico? Ma vi rendete conto?!?!?!?

Ma dove secondo me Sinan si è superato è stato nelle fondamenta, per le quali ha usato alberi di ginepro, il cui legno è particolarmente adatto per assorbire le onde sismiche (Istanbul è una città continuamente colpita dai terremoti, tutti ricorderete certamente quello terribile del 1999).

Posta su una delle sette colline di Istanbul (sì, come Roma anche Istanbul è stata costruita su sette colli), la Moschea di Solimano è ben visibile da ogni dove e rimane un punto di riferimento anche per orientarsi.

Per raggiungerla occorre salire, percorrendo strade anche piuttosto ripide, fin quando all'improvviso ci si trova davanti alle mura che circondano il cortile del Kulliye, cioè quell'insieme di edifici che circondano una Moschea (prego notare anche qui esempi di grafia araba).

(Fai click sulla foto per ingrandirla)

Nel Kulliye di questa Moschea troviamo quattro Medresa (praticamente delle scuole), un Dar al-Shifa' (letteralmente "Casa della Salute" o, altrimenti detto, ospedale), un Hammam (un luogo nato inizialmente per effettuare i lavacri ma poi divenuto il luogo ideale dove incontrarsi, passare piacevolmente il tempo facendosi coccolare dai calori e dai fumi profumati), le Cucine e i Forni dove venivano preparati pasti anche per le persone che non avevano da mangiare e, dulcis in fundo, il Mausoleo, altro capolavoro con la sua cupola adornata da pietre preziose che danno la sensazione di guardare un cielo stellato e le cui mura sono abbellite con le più belle ceramiche di Iznik (l'antica Nicea).

Nel cortile c'è anche un altro mausoleo, appartiene a Hürrem Sultan, cioè la moglie del Sultano, al mondo occidentale nota col nome di
Roxelana, la cui storia vale davvero la pena di conoscere.

Rapita dai tartari in tenerissima età, Roxelana fu venduta come schiava numerose volte fin quando, a soli 15 anni, venne regalata (!) a Solimano, in occasione della sua ascesa al trono (1520).

Un po' per la sua bellezza, un po' per la sua astuzia, nell'harem riuscì ad attirare subito l'attenzione del Sultano facendo di conseguenza ingelosire tutte le altre femmine, in particolare Mahidevran (chiamata anche "Gülbahar" - dove Gül significa rosa e Bahar primavera, che poesia...), da sempre la preferita di Solimano e con la quale ebbe anche 3 figli.

Mahidevra, nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali e fisiche, un bel giorno aggredì Roxelana picchiandola violentemente, graffiandole il viso e strappandole i capelli (mi immagino la scena!)

Solimano bandì Mahidevran dalla capitale e la inviò a Manisa, assieme a suo figlio, il principe Mustafa considerato l'erede al trono. L'esilio venne giustificato ufficialmente come la normale prassi di formazione dell'erede al trono ma le malelingue interpretarono l'episodio diversamente.
E mi sento di dar loro ragione!

Infatti la nostra Roxelana divenne subito e inevitabilmente la preferita di Solimano.
E così daje oggi e daje domani Roxelana regala a Solimano un bel marmocchietto, Mehmet.

Nel frattempo a Solimano (e a Mahidevra) erano morti due dei tre figli avuti da Mahidevra e rimase in vita solo Mustafa, sempre erede al trono di diritto.

Siamo nel 1521.

L'anno successivo, sempre dal grembo di Roxelana, nasce Mihrimah, l'unica figlia di Solimano, bellissima, di cui parleremo tra poco. Quindi Abdallah, vissuto - ahimé - solo tre anni. Nel 1524 nasce Selim e un anno dopo Bayezid. L'ultimo figlio che Roxelana dette alla luce è Cihangir, nel 1531.
Insomma ci avevano dato sotto!

Ma il bello deve ancora avvenire!

Roxelana, dopo tutte queste sfornate, riuscì ad ottenere ciò che nessuna concubina prima di lei aveva ottenuto. Praticamente diventò ufficialmente la moglie di Solimano e anche se non esistevano leggi, al tempo, che proibissero i matrimoni tra i sultani e le concubine, tutta la corte ottomana era contraria al matrimonio (chiamali fessi!).

Solimano non aveva rispettato le tradizioni, ma vagli a dire quacosa? Quello sempre Sultano era!
E pure innamorato cotto!

E non finisce ancora!
Sentite qua.

Nel marzo 1536 venne trovato morto Ibrahim Pascià, dignitario ottomano, il primo Gran Visir nominato dallo stesso Solimano nonché suo cognato in quanto marito della sorella. Questo signore, che aveva una grande influenza su Solimano, appoggiava caldamente l'ascesa al trono di Mustafa (vedi sopra). E indovinate un po' chi venne sospettata di aver architettato il suo omicidio?

Ma rimaneva sempre in giro Mustafa...e cosa fece la nostra amata Roxelana?

Riuscì a far credere a Solimano che Mustafa stesse complottando contro di lui per prendere il suo posto sul trono.
Solimano non ci pensò due volte e durante la campagna militare di Persia lo convocò nella sua tenda e lo fece strangolare davanti ai suoi occhi (1553).

Avete capito che donna questa Roxelana?

Ma non si fermò qui!
Fu anche colei che stravolse alcune regole ferree della Corte Ottomana come quella che affermava che i ruoli di concubina e madre non dovevano mai combaciare.
Infatti dopo aver dato alla luce il figlio maschio, la concubina cessava di essere favorita e doveva uscire dal regno insieme al figlio, recandosi in una provincia lontana, dove l'erede doveva essere allevato fino al momento di prendere il posto del padre. Hürrem è stata la prima donna a svolgere entrambi i ruoli contemporaneamente, rimanendo la favorita del sultano e allo stesso tempo non andandosene con i figli.

Ma qualcosa le stava andando storto rischiando di mandare all'aria i suoi progetti.

Infatti i figli maschi avuti dal Solimano iniziarono a scannarsi a vicenda per prendere il posto del padre.
Per fortuna uno sopravvisse, Selim, il quale alla morte del padre (1566) prese regolarmente possesso del trono.

Ma torniamo un attimo indietro di qualche riga (e di qualche anno); vi ricordate di Mihrimah, l'unica figlia femmina di Roxelana?
Pare fosse bellissima (pure mejo della madre!)
E anche lei, come Roxelana, ebbe una grande l'influenza su Solimano (aaaahhhh 'ste figlie femmine!).
E, come vedremo, non solo sul padre!

D'altra parte il suo destino era già segnato dal nome stesso (letteralmente Mihrimah significa Sole-Luna, con tutti i simbolismi che volete attribuirgli!).

Passò gran parte della sua infanzia e adolescenza sempre a fianco del padre.
Pare addirittura che fu lei ad incoraggiarlo ad intraprendere la guerra contro Malta.
Lo stesso padre, per tenersela sempre vicino, la diede in sposa al Gran Visir Rustem Pasha, che così oltre a beccarsi cotanta bellezza divenne pure il genero del Sultano!
 
Mihrimah divenne poi anche Valide Sultan del fratello Selim, quando questi divenne Sultano.

Ma perché parliamo di Mihrimah nel post delle Moschee?
Ma semplice! Perché a Istanbul ci sono ben due Moschee a lei dedicate!!!


Moschea Mihrimah


(Fai click sulla foto per ingrandirla)
Ubicata lontana da gran parte del tipico circuito turistico, questa Moschea merita molta attenzione non tanto per la sua architettura, che tra poco descriveremo, quanto perché dietro c'è un'altra storia affascinante.

Pare, infatti, che il nostro amico Sinan (sempre lui, l'Architetto) si fosse perdutamente innamorato di Mihrimah a tal punto di decidere di dedicarle una Moschea, pagandola peraltro tutta di tasca propria!!!!

Non solo!

Siccome l'amore non ha limiti il nostro Architetto ne ha costruita una seconda, dall'altra parte del Bosforo.

Non solo!

Siccome anche la genialità non ha limiti (e come abbiamo visto il nostro amico Sinan era un genio), cosa fece?

Unì genialità, amore, architettura e astrononia e costruì i rispettivi minareti delle due Moschee in modo tale che il sole e la luna (vi ricordate cosa significa Mihrimah?) fossero sulla stessa linea che unisce le punte dei minareti stessi.
Ora noi tutti sappiamo che sono rarissimi i giorni in cui sole e luna sono contemporaneamente visibili...e sapete quando ciò accade? Esattamente il giorno dell'equinozio di primavera, cioé il 21 marzo.
E sapete in che giorno nacque Mihrimah?

....sì, lo avete indovinato: proprio il 21 marzo!!!!

Non è stupendo tutto ciò?

Ma parliamo anche della Moschea.

Entrando dentro, dopo aver attraverso un imponente portico di sette campate, si ha subito la percezione di una grande luminosità:

(Fai click sulla foto per ingrandirla)

E infatti non a caso questa Moschea è detta "delle cento finestre"!
Ora non so se le finestre siano esattamente cento (a me sembrano molte di più) ma questa è di sicuro la Moschea più luminosa che abbia mai visto.

(Fai click sulla foto per ingrandirla)


(Fai click sulla foto per ingrandirla)

Se avete occasione di andarci non ve ne pentirete! :)))

Concludiamo il nostro giro con forse la più famosa delle moschee:

Moschea Blu
Di fronte a Santa Sofia troviamo la Sultan Ahmet Camii, meglio conosciuta col nome di Moschea Blu.


(Fai click sulla foto per ingrandirla)

Fatta costruire dal Sultano Ahmed per celebrare la Pace tra gli Ottomani e gli Asburgo (nel cui trattato firmato a Zsitvatorok nel 1606 c'era scritto che la pace sarebbe durata 20 anni dopodiché potevano continuare a suonarsele di santa ragione)  la Sultan Ahmet Camii è sicuramente uno dei simboli di questa città!

Come architetto della Moschea fu designato uno degli alunni dall’Architetto Sinan (sì, sempre lui), un tal Sedefkâr Mehmet Ağa, al quale Ahmed pare avesse chiesto di ricoprire i minareti tutti d'oro(!)

Sedefkâr, consapevole dell'impossibilità di eseguire alla lettera tale richiesta, fece finta di capire male e anziché fare i 4 minareti in oro (in turco "oro" si dice altin) ne fece 6 normali, cioè non in oro (in turco "sei" si dice alti), contando sulla somiglianza dei due termini.

Questo azzardo, però, comportò diversi problemi:

Primo tra tutti alla testa di Sedefkâr: inizialmente solo per le preoccupazioni poi anche per il fatto che Ahmed pare gliela fece proprio tagliare!

Il secondo problema nacque per una sorta di scandalo diplomatico.
Il numero di minareti di una moschea rappresenta, insieme alla sua grandezza, anche il potere e l'importanza del Sultano a cui è dedicata. Ahmed, per quanto importante, non raggiunse mai la fama di altri Sultani, come Solimano (vedi sopra) o Maometto II il Conquistatore (Fatih in turco). Ma ormai i minareti c'erano e nessuno se la sentì di farli abbattere.

Terzo problema, non affatto banale: all'epoca l'unica Moschea con 6 minareti era quella di Mecca (la più importante in quanto al suo interno, come abbiamo visto, è custodita la Ka'ba) e nessuna Moschea poteva averne un numero uguale o maggiore.
Quest'ultimo problema però venne risolto in maniera molto pratica con la costruzione di un settimo minareto!

La Moschea Blu deve il suo nome (rischiando di far dimenticare quello di Ahmed al quale prontamente venne dedicato un intero distretto, Sultan Ahmet, appunto) alle decorazioni usate all'interno: ben 21.043 piastrelle provenienti dalla città di Iznik (l'antica Nicea), il cui colore varia dal verde al blu (appunto).
Illuminate dalla luce che entra attraverso 260 finestrelle queste piastrelle sono una più preziosa dell'altra, di un valore inimmaginabile, al pari della loro bellezza (me sa che se l'amico Sedefkâr faceva i minareti in oro alla fine je costavano de meno e rimaneva con la testa al suo posto!!!).

Nei minareti le piccole cupole sono 16, per ricordare a tutti che Ahmet è stato il 16.mo sultano.
Ora vi immaginate voi la scena a scuola?
"Quanti sultani ci sono stati prima di Ahmet"?
"Ehmmm, un attimo che faccio un salto in piazza a contare le cupolette!
:)))

Uscendo dalla Moschea Blu ci si ritrova in una grande piazza con tante aiuole e sullo sfondo Santa Sofia.

(Fai click sulla foto per ingrandirla)

Mi rendo conto che il post oggi è stato molto lungo ma le cose da raccontare erano tante e strettamente connesse tra loro; non avrebbe avuto senso farlo più corto o dividerlo in due post più brevi. Spero di non avervi annoiato.

Nel prossimo parleremo degli itinerari da fare a Istambul.
Prometto che sarò più breve! ;)

Nell'attesa, se non lo avete già visto, vi consiglio di guardare (e ascoltare) questo filmato riassuntivo.

Ciao e alla Prossima

Lo Ziopiero




Gli altri post su Istanbul:

35 commenti:

  1. Bellissimo posto,posso essere un pò invidiosa? ahahah Buona giornata!

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  2. Dovresti fare una raccolta dei post che parlano dei tuoi viaggi e pubblicare una ZioGuida! Scherzi a parte, post molto interessante, istruttivo e molto utile per i futuri visitatori della città (tra cui ci sarò anch'io prima o poi...). Grazie!

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    1. Grazie, Giorgia.
      In realtà una raccolta dei miei viaggi esiste; basta cliccare sull'etichetta Viaggi in alto a destra

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  3. Cavoli! Sei riuscito a farmi innamorare di questa città!
    Ma hai fatto uno studio approfonditissimo! Da quanti mesi ci stavi lavorando?
    Io mi ci sarei stressata!!! :D:D
    Ma dimmi, in futuro guiderai tu Claudio in visita a Istanbul? :)))

    Foto ovviamente meravigliose, come sempre.
    Moschea di S.Sofia, non so se perché l'hai immortalata con i colori che regala il sole quando è basso, ma è quella che mi piace di più.

    Scusa ma non ho capito perché 'sto tizio ne ha voluti fare 6. o_O

    "Sedefkâr, consapevole dell'impossibilità di eseguire alla lettera tale richiesta, fece finta di capire male e anziché fare i 4 minareti in oro (che in turco si dice altin) ne fece 6 (in turco alti), contando sulla somiglianza dei due termini."

    Complimenti, davvero! Grande lavoro, sia la tua preparazione sulla città, sia il post. ;)

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    1. ehehhe, effettivamente è un po' che ci studio (e continuo ancora a studiarci). Il trucco per non stressarsi troppo è fare queste cose un po' per volta, senza fretta eccessiva.

      Quanto al numero dei minareti, hai ragione a non aver capito: mi sono spiegato in maniera troppo frettolosa. Adesso ho corretto; spero sia è più comprensibile. ;)

      BaScioni! :)))))

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    2. No vabbé era chiaro anche prima, ma sai quando leggendo interpreti in un modo e pur rileggendola più volte ci vedi sempre la stessa cosa? Ecco, io ho fatto così. :))

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    3. ..e mo' ce devi di' che Sciai visto! :)))))

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    4. Sono proprio tarda certe volte! Non riuscivo a capire perché <consapevole dell'impossibilità di eseguire alla lettera tale richiesta >. Non avevo capito che impossibilitato a farle d'oro (altin) ne aveva fatte 6 (alti). pensavo ci fosse un altro motivo che,nella lettura, a me era sfuggito! Non sai le volte che ho riletto! :D:D

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  4. questa è una tattica, per ridurmi al silenzio, confessa :)))))))))))))
    post meraviglioso... letto e riletto più volte, quante cose ho imparato!
    soprattutto, quanto so' fuuurbe le donne!
    e quanto sanno perdere la testa gli uomini, nel senso letterale del termine, poraccio Sedefkârm ma che je passato per la testa???? ah vabbè, sì, un fendente :)

    e quanto sei romantico tu, mi sono sciolta con la storia delle moschee allineate... (e pure lui aveva perso la testa eh? fortuna che gli è rimasta attaccata però!)

    Grazie Piero, infinitamente e immensamente :-* :-* :-* :-* :-*

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    1. ahahahah, "un bel fendente" :D :D :D :D :D

      Azzittirti è praticamente impossibile, ma sarebbe anche un peccato!
      E quando manchi si nota la tua assenza ;)

      Ti aspetto per la terza parte! :)))

      BaScioni

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  5. Non so se anche in questo post rimango più colpita dalle foto..., dai meravigliosi colori..., dai tuoi racconti o da tutti i rimandi storici che mi hanno così arricchita!

    Cosa posso aggiungere con il mio commento???
    Un ennesimo GRAZIE, per averci coinvolti in questo tuo viaggio e per aver prima curato, e poi condiviso, così preziosamente questi post di viaggio!

    BAsCI!

    p.s. la storia dei fumi solidificati che si trasformavano in inchiostro mi ha lasciata di stucco!! :-OOOOO

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    1. Grazie a te (e voi tutti) per aver avuto la pazienza di leggermi...ma con te so di poter andare sul sicuro! ;)

      BaScioni :* :* :*

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  6. Se non erro Stefy visiterà a breve questa bellissima città e sono sicura che il tuo post le potrebbe essere utile...magnifica città e complimenti per tutte le info che ci hai dato.

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    1. Spero possa essere utile a tutti coloro che vorranno visitare Istanbul! ;)
      Ma non finisce qui! Prossimo post farò gli itinerari! :)))

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  7. Piero sei cuoco ma anche eccellente guida......ma tu sei Piero Angela??
    :D :D :D
    Se decido di fare un viaggio so a chi posso chiedere ;)

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  8. troppo belli questi post, davvero grazie!

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  9. Istanbul era tra le mie prossime mete già da un pò, ora ancora di più: bravissimo!!
    Grazie, franci

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    1. Allora non devi perderti i prossimi post con i dettagli degli itinerari ;)

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  10. Dilunga dilunga!!! Noi siamo tutte orecchie.

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    1. eheheh, sto dilungando....forse un po' troppo, ma le cose da dire sono talmente tante...

      Grazie per leggermi. :))

      A presto!

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  11. Sia della prima che della seconda parte h guardato solo le figure, come fanno i bambini. La prima notte che non mi si chiudono gli occhi vengo a leggere, ora ti mando solo un saluto. Devi aver fatto un viaggio stupendo ma commento meglio quando avro' letto. ;)

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    1. E mica vale così! Uno passa le nottate a scrivere e tu mi guardi solo le foto... :)))))))
      Dai, ti aspetto ;)

      BaScioni

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  12. anche se ultimamente passo in silenzio nel tuo blog , ma sono sempre a visitarti da te ce sempre da viaggiare con le tue mete ... compresi le tue brioche con il tuppo che quanto le hai pubblicate io le avevo in forno ;) ..
    cmq passo anche per un saluto e augurarti buona ferie ci rivediamo a fine agosto inizio settembre .. e il momento di staccare un pò la spina :)
    a presto zio..
    lia

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  13. Avervi annoiato? Mi sono detta: Ma e' gia' finito? Foto spettacolari e da sempre quindi sono le donne che fanno girare il mondo; e brava Mhrimah! Mi sta gia' simpatica. Grazie anche per questa seconda parte, hai fatto dei post davvero superlativi, pieni di notizie e informazioni interessanti. Vado al prossimo :)

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    1. Tra Mirhmah e Roxelana è una bella battaglia, eh? D'altra parte son madre e figlia! :))))

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  14. vedi le concubine come si intortavano ma senza torte Solimano, mi sono divertito un mondo a leggere

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