lunedì 3 dicembre 2012

Castagne e Castagnaccio

Ho sempre avuto uno strano rapporto con le castagne. Non so perché.

Sarà mica colpa di tutti quei detti o modi di dire che attribuiscono alle castagne significati non certo edificanti, come ad esempio:

"Colto in castagna"!

o addiruttura:

"La donna è come la castagna: bella di fuori  e dentro è magagna”   

O anche il romano:

"cia' 'na castagna", 

che nel gergo pugilistico significa che ha un colpo che ti manda direttamente al tappeto (a propostito, chi mi sa indicare in quale film viene detta questa frase? Araba, Gluty, voi lo sapete, vero???)

Ma c'è anche un detto positivo:

Toglier le castagne dal fuoco


Poi ci sono quelli alla "Massimo Catalano" (ricordate il personaggio?)

“I castagni non fecero mai arance”

Forse dietro c'è della filosofia orientale e non sono in grado di coglierla...?

Sta di fatto che l'altro giorno ero dal mio spacciatore di fiducia e mi cade l'occhio sulla farina di castagne e, memore di un post di Lia di qualche giorno fa, ho subito pensato al Castagnaccio!!!

(Fai click sulla foto per ingrandirla)

Conosciuto anche come baldino o ghirighio o patona, il castagnaccio è una torta semplicissima, forse la più facile di tutti, tant'è che entra di diritto nella nuova rubrica etichettata Buoni e Veloci.

E' un piatto tipicamente autunnale che si ottiene facendo cuocere nel forno un impasto di farina di castagne, acqua, olio extravergine d'oliva, pinoli e uvetta.

Una volta era considerato un piatto "povero". Adesso se vi avvicinate ad un "caldarrostaro" dovete andarci ben forniti di contanti, meglio se con una carta di credito, tipo questa:


Ve la ricordate? Nooo. Andate a rileggervi questo post ;)

Ma torniamo al nostro amico. Ecco gli ingredienti:

Per una teglia rotonda di 24 cm:
250 g di farina di castagne
350 g di acqua
20 g di zucchero
80 g di uvetta ammollata in acqua e poi strizzata
50 g di pinoli
3 cucchiai d'olio evo
Rosmarino
Sale

Frullate acqua, farina, olio, sale e zucchero fino ad ottenere un composto senza grumi. Versate il tutto nella teglia precedentemente oliata. L'altezza non dovrà superare il centimetro.

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Aggiungete  poi l'uvetta e i pinoli.
Forno a 200° per 10 minuti, poi abbassate la temperatura a 180°. Ad un certo punto inizieranno a formarsi delle spaccature in superficie. Cuocete ancora 5-10 minuti. Fatto.

Visto come è semplice? E' un dolce Buono e Veloce? :))

Tagliatelo a fette e, possibilmente, offritelo caldo ;)

(Fai click sulla foto per ingrandirla)

Che ne dite? Si puo' fare?

Vi saluto con una foto tipicamente autunnale: Foglie sul muretto

(Fai click sulla foto per ingrandirla)


Ciao e alla Prossima.

Lo Ziopiero


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