Le foto si sa, ormai sono come le ciliegie: una tira l'altra.
Prima si inizia con un timido scatto, poi si prende coraggio e se ne fa un altro.
Si guarda nel display e ci si accorge che l'inquadratura è storta o una parte dell'immagine è stata drasticamente tagliata. E allora si ricomincia. Click. I colori non vanno bene, occorre
bilanciare il bianco. O mamma, come si fa? A si,
ecco: WB (White Balance). click, click click.
Ora va meglio. O meglio no! E' buia. C'è poca luce.
Esponiamo di più: click. OK. anzi no, ri-click.
Bene. Siamo a 15, o forse 20!...tanto gli scatti non si pagano....
E già...Se penso a quando una foto aveva un suo costo e anche un suo tempo di attesa prima di essere vista...quasi mi sento fuori contesto!!!! Eppure fino a qualche anno fa era esattamente così.
Si usciva di casa, si andava a comprare il rullino, già sapendo di quanti ASA (ora ISO) doveva essere.
Dovevamo decidere solo il numero di pose: 24? 36? Ma si, scialiamo (che tanto poi tutti riuscivamo ad arrivare anche a 38!!!, scroccandone un paio in più rispetto a quanto dichiarato sulla confezione).
E poi c'era il fascino dell'inserimento del rullino..guai a sbagliare. operazione meticolosamente effettuata con attenzione chirurgica.
E così si usciva per andare a fare le foto,
pensando allo scatto, anche perché non ci si poteva permettere il lusso di sbagliare troppo: lo sviluppo, e soprattutto la stampa, costavano cari!!!
Poi c'erano i tempi di attesa. Una volta finito il rullino (e spesso non lo si finiva in un'unica sessione!), lo si portava dal fotografo, magari 2 giorni dopo che non c'era tutta questa fretta, e aspettavi altri 2-3 giorni per la stampa.
E poi? Vogliamo parlare del fascino dell'apertura della famigerata busta gialla?
Prima ti mettevi timidamente in un luogo appartato e poi iniziavi a scorrere le foto con l'ansia da prestazione che ti assaliva. Nooo, questa non è venuta! Neanche quest'altra!!! Ma perché?!?!?!?
Adesso, ammettiamolo, è di gran lunga più facile. Come, appunto, far scorpacciata di ciliegie!
E così, dopo aver fatto la
prima scorpacciata romana, ho continuato con un'altra scorpacciata, dedicata tutta
"ar Cuppolone" e, viste le diverse richieste che mi sono giunte, mi sto organizzando per ulteriori scorpacciate di foto della mia città sperando di fare cosa gradita a tutti voi.
Buona Visione e alla Prossima!
Fotografare S. Pietro non è banale, o meglio, è difficile non esser banali. Lo si puo' fare da diverse prospettive o da diversi punti...ma alla fine la "grande palla" è lì che ti riempie l'inquadratura, senza pietà. Si puo' farlo da dentro Città del Vaticano:
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o dai binari della Ferrovia, intersecando i tetti delle poche case (fortunate?) che se lo trovano davanti tutte le mattine e per tutto il giorno.
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Oppure andandogli proprio sotto, dal lato delle abitazioni cumuni....Pensate a chi possiede quell'attico con terrazzo sulla sinistra:
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Inevitabilmente, poi, si arriva alla Piazza. Qui è quasi d'obbligo un grandangolo spinto, come quello usato nella foto seguente, che ci permette quasi di abbracciare l'intera piazza, allontanando però il soggetto principale:
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Sempre con il grandangolo, l'ellisse perfetta del colonnato si incurva e sembra avvolgerti:
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...fino a farti ottenere effetti improbabili, come qua sotto, dove obelisco e lampione, paralleli nella realtà, sembrano volersi incontrare:
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Dalla Piazza, un ultimo particolare del colonnato:
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...e poi via, ci si allontana, per trovare altre inquadrature. Questa, a mio avviso, è particolarmente significativa:
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Il ponte che vedete è
Ponte Sisto, un ponte storico, una volta interamente in ferro e poi restaurato e modificato in occasione dell'ultimo Giubileo del 2000; l'unica parte storica rimansta è il famoso "occhialone" al centro.
Una volta si diceva che se il Tevere avesse raggiunro e superato quel buco, Roma si sarebbe allagata.
Da bambimo, quando c'erano le forti piogge, andavo spesso a controllare, un po' impaurito un po' eccitato all'idea, affacciandomi dall'altro ponte (quello che si intravende sotto l'arcata di destra). A mia memoria il buco non è mai stato superato, ma spesso c'è mancato poco davvero!!!
Vi saluto con uno scatto quasi notturno, effettuato in quell'ora del giorno in cui il cielo è tra il blu scuro e il nero.
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Suggestivo, no? A tal punto da decidere di fare per voi una nuova serie di scatti: Roma di Notte.
Che ne dite?
Rimanete collegati, che l'avventura continua....
Ciao e alla Prossima
Lo Ziopiero