lunedì 28 febbraio 2011

Trofie Calamari e Ceci - Ricetta di Antonia

...e si, ancora Lei: Antonia!

Ogni volta che provo una sua ricetta, primo, secondo o dolce, è sempre una garanzia!!!
E voi lo sapete bene!

Anche questo piatto è caratterizzato dalla semplicità e dalla bontà.

Semplici ingredienti, freschi. Semplice esecuzione, senza particolari doti culinarie
Massima bontà!
Così devono essere le ricette per i piatti di tutti i giorni.

E così è il post di oggi: essenziale. Foto più ricetta. Mi piace alternare post passionali a post minimalisti.


(Fare click sulla foto per ingrandirla)

Antonia la ricetta l'ha pubblicata qui, da dove ho attinto.

Per comodità vi riporto dosi e procedimento:

600 gr.di trofie fresche,
400 gr.di seppie pulite (o calamari)
200 gr.di patate,
4-6 cucchiai d'olio evo 
200 gr.di ceci lessati,
sale,pepe,aglio e prezzemolo q.b.

Tagliare le patate a cubetti e farle imbiondire in una padella antiaderente con 2 cucchiai d'olio e tenere da parte.Da parte in una capiente padella far soffriggere l'aglio tagliato finemente nel restante olio,appena inizia a imbiondire aggiungere le seppie tagliate a julienne e far cuocere per 5-6',aggiungere i ceci (io ho frullato una parte per dare più cremosità al piatto) e ultimare la cottura per altri 5',aggiustare di sale.Lessare la pasta,scolarla lasciando un po' di acqua di cottura.Unire le trofie al sugo insieme alle patate,prezzemolo,pepe e qualche cucchiaio d'acqua,mantecare per qualche minuto.Decorare con verdurine pastellate.In questo caso zucchine.

Antonia

Io le zucchine non le ho fatte, ma per il resto ho seguito passo passo


Ciao e alla Prossima (con un post passionale!!!)

Lo Ziopiero

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venerdì 25 febbraio 2011

Pizza Idratata al 101% !!!

Avete presente quando uno si mette in testa una cosa e non è contento fino a quando non la fa?

Era da tanto che ci volevo provare, ma poi alla fine o per un motivo o per un altro, ho sempre rimandato.

In realtà ogni volta che faccio la pizza, apporto sempre qualche minima modifica, apparentemente insignificante, ma che fa parte poi di tutto un corredo di esperienze che aiutano a capire i meccanismi di un processo che va ben oltre la semplice descrizione accademica.

Gli impasti vanno provati e riprovati in situazione diverse, con ambienti diversi, temperature e umidità diverse e  anche con umori diversi. Gli impasti sono vita, sentono i tuoi umori e vanno trattati con amore.

Questa Pizza nasce da una ricetta di Adriano.
Ne avevo pubbicato già una prima versione qui, poi un'altra qui arrivando poco sopra il 90% di idratazione....ma è un po' di tempo che ripetevo tra me e me: perché non superare il 100%? Anche di poco...

Complice è stata lei, che tempo fa mi ha accolto in quel di Linate con un pacco pieno di farine:
"Provale, poi mi dirai"

A parte che la sera il ritorno in aereo è stato comico, visto che in una 12 ore ho dovuto stipare 4 chili di polvere bianca; arrivando a Roma, poi, la prima cosa che ho fatto è stata aprire uno dei pacchi, metterci dentro pollice ed indice, "pizzicare", massaggiare tra le dita e assaggiare.... (Lo fate mai con le farine?
Fatelo!). In quel mentre ho capito che avevo a che fare con un prodotto di primissima qualità.

La prima volta poi che l'ho impastata il risultato è stato fantastico.
Aveva ragione Barbara. Andavano assolutamente provate!!

Poi l'altra sera mi son detto:
"...e se oggi facessi un'idratazione molto spinta?"

Così ho iniziato a impastare....impastare....impastare....
...e poi ancora impastare...impastare....impastare

Sai quando proprio pensi che il glutine non ne vuole sapere? Che l'acqua rimane lì come una sbobba e ti guarda dal basso come a drti: "Ma che vvuoi da me?" (si con due vu, alla napoletana!).

...e invece, sul più bello, anzi dopo che ho smesso di guardarlo, l'impasto ha iniziato a tirare, tirare, tirare...ogni laccio si acchiappava con il succesivo, avvolgendosi e contorcendosi, lottava, una lotta impari, ma lottava, fino ad ammassarsi tutto, in un unico blocco, pieno d'acqua, ma compatto!!!!

Una meraviglia, anzi lo posso dire? Una libidine!

E si, riuscire a gestire 400 grammi di farina dentro 405 grammi di acqua non è proprio una passeggiata...però... però... però, quando dopo due giorni sono andato a prendere l'impasto e l'ho steso, mi ha dato gran soddisfazione:
(Fare click sulla foto per ingrandirla)
...e poi, in cottura, si è letteralmente impossessato di tutta la sua struttura....

Quando ho tirato fuori la pizza dal forno non credevo ai miei occhi. L'ho subito tagliata a metà:

(Fare click sulla foto per ingrandirla)
Spettacolare....e che sapore!!!!

Non ho resistito: l'ho aperta subito anche in mezzo, con le stesse mani; si sfogliava come un libro...e che profumo, che odori...

(Fare click sulla foto per ingrandirla)
Andava mangiata così e così ho mangiato la prima fetta, non prima di essermi inebriato annusandola...

.....mmmmmmm: leggerissima, divina, anzi infernale!!!! Perché induce a pensieri peccaminosi...

Poi son passato al più classico dei ripieni:
(Fare click sulla foto per ingrandirla)
Bufala DOP e Prosciutto di Parma. Altro girone dell'Inferno!

Infine son passato all'altra metà della teglia, che fin'ora vi avevo tenuto nascosta:

(Fare click sulla foto per ingrandirla)
Broccoli - Mozzarella di Bufala - Pomodori Pachino.

I broccoli li ho prima sbollentati e poi passati in padella con dell'olio evo.
I pachino pelati e tagliati a metà
La mozzarella sfilacciata direttamente con le mani.
Il tutto l'ho messo sulla pizza a cottura quasi terminata (un paio di minuti prima, circa)

Ora vi domanderete perché i broccoli?
Ma chiaro, no?

E' un invito a partecipare al Contest di Eliana, dalla quale sono stato incaricato (ahivoi) di scegliere la ricetta migliore!!!!


 Partecipate in massa, mi raccomando!

Grazie e alla Prossima

Lo Ziopiero

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mercoledì 23 febbraio 2011

Corso Pasta Choux e Profiteroles

Mettete in una sala 4 femmine scatenate, aggiungeteci due golosone, un'aspirante pasticcera, un'amica del cuore, affidate il coordinamento a Lady Chef e.....

(Fare click sulla foto per ingrandirla)

Ma dove so' finiti i Profiteroles?!?!?!?


Eppure ero sicuro di averli fatti, e li avete fatti pure voi?!?!?!!?
Ma è mai possibile?!?!?!
Non vi posso lasciare 2 minuti da sole!!! Il tempo di prendere la macchina fotografica e vi siete spazzolate 24 porzioni!!!

Ommamiaaaaa!!!
Meno male che ne avevo nascosti 5-6 in un piattino per immortalare l'evento.

Su, su, Cleare aiutami a fare una colata:
(Fare click sulla foto per ingrandirla)

Ecco! Bravissima.

Ora immagino che voi vogliare saperne di più, giusto?

Ma che dirvi....certe emozioni vanno solo provate, non è vero?
(Fare click sulla foto per ingrandirla)

Facciamo così: vi aspetto tutte quante al prosimo corso, che si terrà il 5 marzo.
Faremo insieme i...

Fritti di Carnevale
(Fare click sulla foto per ingrandirla)
 Non mancate!!!!

Come fare a partecipare? Semplice: clickate qui sotto sul logo del e seguite le istruzioni, ma affrettatevi, i posti, come sempre, sono limitati!!!


Ciao e alla Prossima

Lo Ziopiero

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lunedì 21 febbraio 2011

Segno a mente e misura a occhio! - Agrumi in Barattolo

(Fare click sulla foto per ingrandirla)
Questa che sto per presentarvi non ha proprio la consistenza della marmellata, però va assolutamente provata, anche perché è estremamente facile da fare e le varianti possibili sono diverse.

Tutto è nato da una voglia matta di Marmellata di Limoni.
Quando mi prendono questi raptus di solito parto alla ricerca di qualche valida ricetta sul web e poi, se non trovo nulla, cerco tra i tanti libri di cucina che custodisco nei vari scaffali.

Questa volta, invece, sono stato preso dalla pigrizia e ho percorso una strada diversa. Ho preso il mittente dell'ultima mail che mi era arrivata e ho scritto:

"Martina, non è che hai da darmi una ricetta come si deve di Marmellata di Limoni?"

...non lo avessi mai fatto!!!

Martina si è prodigata in una attentissima ricerca tra web e libri e quasi ogni ora mi aggiornava sui risultati ottenuti: "Zio prova questa, Zio prova quest'altra, Zio guarda cosa ho trovato"  e così via.

Fino a quando non è arrivata a questa!

(Fare click sulla foto per ingrandirla)

La prima cosa che mi ha colpito è la "pesatura" degli ingredienti, anzi forse dovrei dire la "volumetria".
E si, perché qui non si parla di grammi o di etti, ma di volumi!!!!
E la cosa mi ha divertito parecchio, visto che i volumi vanno pure presi ad occhio e non misurati scientificamente!!!

Evviva, mi son detto! Questa ricetta fa per me!!!

E così, dopo aver scelto 3 agrumi doc (un'arancia, un pompelmo e un limone), lavati per bene e tagliati con tutta la buccia sottili sottili dentro una ciotola, a occhio ho misurato il volume che occupavano. Si, a occhio!
Dunque, vediamo un po'...a occhio (e croce)...più o meno...gli agrumi arrivano qui. Ecco. Ci faccio un "segno a mente". Svuoto il tutto in una ciotola più grande, riprendo la ciotola più piccola e la riempio di acqua fino al "segno a mente". OK?

Ora l'acqua la verso nella ciotola più grande dove avevo messo gli agrumi, copro con un piatto e lascio lì per 24 ore.

(Fare click sulla foto per ingrandirla)
Il giorno dopo riprendo il tutto; faccio la misura del volume, sempre a occhio! Poi faccio un "segno a mente" sulla ciotola, verso agrumi e acqua nel pentolone dove verrà cotto il tutto riempio la ciotola di zucchero indovinate fino a dove? Ma si! Dove avete fatto il "segno a mente"! Vi avverto: di zucchero ce ne vuole tanto! Attrezzatevi.




(Fare click sulla foto per ingrandirla)
Ora posso versare lo zucchero nel pentolone e mettere sul fuoco a fiamma alta.
Ogni tanto giro giusto per controllare che non si appiccichi.
Qui la scelta del Momento X è cruciale: se togliete dal fuoco troppo tardi, il risultato finale sarà una melassa durissima, che vi si incolla ai denti peggio dell'attack! Se togliete troppo presto, il risultato sarà un brodo di agrumi, saporito ma non proprio spalmabile. La regola del piattino vale fino ad un certo punto.


Diciamo che anche qui dovreste fare a occhio! Per dare un termine orientativo sui tempi, diciamo che 35-40 minuti dovrebbero essere ottimali. Non vi preoccupate se all'apparenza il composto sembra liquido.


In frigo tende comunque a solidificarsi maggiormente, per cui se spegnete la fiamma quando il composto è già bello addensato....prenotatevi una visita dal dentista!
(Fare click sulla foto per ingrandirla)

Da quel giorno ho fatto questa marmellata (ma si, chiamiamola così) già 4 volte.
Due volte con il trittico di agrumi, 2 volte solo col limone, stesso procedimento; guardate che trasparenza!!!.

Non saprei dirvi quale preferisco!


...e certo queste scorzettine....mmmmmmmm



Ma anche spalmata su una bella fetta di pane......

(Fare click sulla foto per ingrandirla)
...e siccome sono dispettoso... non vi dico che pane ho fatto!!!!!
Ve lo svelerò un altro giorno. ;-)

Intato voi cominciate a fare questa marmellata!!!!


Ciao e alla Prossima

Lo Ziopiero

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P.S. Ultissime!!! A breve un nuovo corso per voi!!!
Andate a curiosare...

giovedì 17 febbraio 2011

Scatti 6 - Gocce

Cosa c'è dietro una goccia?

Forse non lo sappiamo o forse - semplicemente - non riusciamo a vederlo.
Proviamo a fissare una serie di gocce che cadono, per esempio da una fontana.
Cosa vediamo? Niente o, meglio, qualcosa del genere:
(Fare click sulla foto per ingrandirla)
cioè un insieme di gocce che scendono, scorrono, un flusso... un getto continuo dell'acqua.

Ma riuscireste a vedere la singola goccia? A fissarle nella mente?

Evidentemente no.

Però, con un minimo di attrezzatura e un po' di pazienza, possiamo arrivare laddove madre natura non ci ha consentito, ma che comunque ha creato.

Prendiamo una fontanella, e il suo getto d'acqua.
Zoommiamo:
(Fare click sulla foto per ingrandirla)


Zoommiamo ancora ( per una migliore visione è indispensabile ingrandire tutte queste foto):
(Fare click sulla foto per ingrandirla)
 Ora cerchiamo di individuare cosa c'è dentro una goccia, o meglio cosa vi viene catturato e poi riflesso.

Cosa vedete? Lo vedete il cielo (sottosopra), un prato e due legni piantati?

Cambiamo ambiente, ma non il principio.
Qui mi sono divertito a fare alcuni scatti di gocce su un vetro.
(Fare click sulla foto per ingrandirla)

Sono schizzi di pioggia su un vetro di una finestra che da all'interno di un cortile.
E' tanto che pensavo a questo scatto, e  per avere le giuste condizioni sia atmosferiche sia di luce, ho dovuto aspettare un bel po' per avere un giorno di pioggia e contemporaneamente non lavorativo, in pratica qualcosa che nessuno mai si augurerebbe!!!


Vedete quei punti neri all'interno delle gocce? Sembrano occhi? In realtà sono le finestre all'interno del cortile.
Incredibile, vero?

Vediamo un'altra foto:


(Fare click sulla foto per ingrandirla)

Qui ho usato un contagocce per creare la goccia, e dietro ho sistemato una piantina di Kumquat.
Ingrandite la foto! Riuscite a vedere attaverso? Ovviamente per la convessità della goccia l'immagine all'interno appare rivoltata, ma per uno strano effetto appare riflesso il cielo che avevo alle spalle, con tanto di sole che tramonta. Non è meraviglioso?

E guardate questa:
(Fare click sulla foto per ingrandirla)
Purtroppo sul blog non ho potuto mettere la versione a dimensione originale, ma vi assicuro che l'effetto è affascianante!!!
Qui è successo di tutto! La goccia ha all'interno altre 2 gocce!!!
In una c'è lo sfondo e nell'altra il riflesso. Le riuscite ad individure le immagini? Il sole che tramonta, il verde della piantina, la colonna sulla destra?

....Stupendo....

...e ora, tornando alla domande iniziale: Cosa c'è dietro una  goccia?
Forse ora saprei come rispondere:

C'è la vita.... La vita che scorre.

Ciao e alla Prossima

Lo Ziopiero



lunedì 14 febbraio 2011

Tortino Ricotta e Pere e Cellulari

Nooooo, ma che avete capito!!!
La ricetta mica è "Tortino Ricotta-e-Pere-e-Cellulari"

Va letta così:

"Tortinoricottaepere"
(tutto attaccato)

Pausa

"...e Cellulari"

Ci manca solo che ora il cellulare lo mettiamo pure nelle ricette!!!

Aaahhh, cellulari, che mania!!!!

Eppure, come faremmo senza? Ormai fa parte integrante del nostro essere.
Anzi se continuiamo così tra un paio di decenni con la prossima mutazione genetica ce lo troveremo direttamente installato nel DNA!

E poi, ormai lo usiamo in continuazione!!!

Proviamo un'emozione?
Tick-Tick-Tick. SMS. "Amore, ho visto un fiore e ho pensato a te...". Invia

Vediamo un'oggetto che ci piace?
Click (foto). Tick-Tick-Tick. MMS.  "Tesoro, guarda che bello. Me lo regali per il prossimo compleanno?" Invia.

Vogliamo andare a leggere una ricetta dello Ziopiero e il PC più vicino è raggiungibile in 3 minuti? Troppi!
Collegamento. Tick-Tick-Tick, anzi swisshhh-swisshhh-swisshhh (almeno questo è il rumore che facevano i polpastreli dell'Araba sul suo iPhone mentre sfioravano lo schermo, anzi il display, anzi il displei!)

Ci ricordiamo che dobbiamo telefonare a Carlo?
Appuntamento. Nuovo. Tick-Tick-Tick."Telefonare a Carlo".
LUI (cioè il Cellulare intelligente): Si ma a che ora?
"Alle 18"
LUI: Guarda che alle 18 devi prendere tua figlia a danza
"Vabbe', alle 19"
LUI: No, hai il meeting con i peruviani
"Ca@@o, alle 20, alle 21, a mezzanotte"
LUI: indirizzo mail errato: togliere una chiocciolina!!!
(ma non facevamo prima a telefonare a Carlo direttamente?!?!?!)

...e così, alla fine, il cellulare non lo usiamo più per quelle antiquate azioni di una volta, ormai obsolete, tipo parlarsi a distanza senza vedersi in faccia ...le telefonata , insomma!!!

Tanto è vero che molto spesso ci dimentichiamo pure l'uso corretto del cellualre: ad esempio, finita una telefonata, BISOGNA attaccare prima di ricominciare a parlare con chi vi sta davanti!!!!

Vi è mai capitato di ascoltare stralci di conversazione ancor prima che l'altro chiudesse la comunicazione? A me spesso.

Ne ho raccolti per voi alcuni realmente capitati quando inavvertitamente (ma mica tanto) ho esitato qualche secondo prima di attaccare:

"aho, meno male che ha attaccato! Questo non la finiva più!"
(duplice figura di m....)

"Tesoro, hai comprato i peperoni?"
(Post telefonata con un blogger. Avrei voluto richiamare per chiedere come li avrebbe cucinati, ma poi sarei stato etichettato come "origliatore" ahahahh)

"Ecco la tua mammina. Ora è tutta per te. Hai fatto la cacchina?"
(Una mia amica, nubile e senza figli. All'inizio mi sono pure un po' preoccupato; poi mi son ricordato che ha un cane che adora e da quel momento mi sono seriamente preoccupato!!!)

"Bello pisellone mio "
(un'altra mia amica, interrotta durante il cambio del pannolino del primo genito, disse. Vi prego di crederle anche voi)

...e voi? Avete mai "intercettato" stralci di discorso a microfoni accesi?
Vi va di raccontarli nei commenti?

Veniamo ora al tortino:
(Fare click sulla foto per ingrandirla)
Vi piace l'aspetto?
Quella della foto è una mini-porzione. Ora vi do le dosi per 10 persone, forse meglio, eh?

Occorre preparare due biscuit tra cui poi va messa una composta cremosa a base di ricotta, panna e pere.

Biscuit
160 gr di nocciole tostate
160 gr zucchero a velo
160 gr albumi

Polverizzate con un frullino nocciole e zucchero ed amalgamatele a 160g di albumi montati a neve fermissima con un pizzico di sale ed un cucchiaino di zucchero a velo.

Formate su della carta forno due dischi da 24 cm ed infornate a 140° per circa 60 minuti circa.
Se non avete la mano come quella di Giotto, vi consiglio di disegnare il cerchio con un compasso direttamente sulla carta da forno e poi di girare la carta in modo che l'inchiostro non venga a contatto con il cibo.

Ripieno
400 gr Ricotta di pecora
250 gr Panna da montare
100 gr zucchero a velo
Semi di vaniglia (vera, eh? non usate prodotti chimici!!!)

Farcia alle pere
270 gr Pere pesate sbucciate e senza semi (preferibilmente tipo degana)
60 zucchero
15 gr limoncello
Un po' di succo di limone
Olio evo

In un padellino unto con l’olio, mettete le pere tagliate a cubetti, lo zucchero, il succo di limone e il limoncello. Quando il liquido è quasi completamente asciugato spegnete e fate freddare.

Montate la panna; sbattete la ricotta con lo zucchero a velo e mescolatela alla panna e alle pere semicandite.
Montate la torta servendosi di un cerchio (meglio se mobile).
Per il procedimento andatevi a rivedere come ho fatto per la Setteveli.

Mettete tutto nel freezer per almeno 6 ore.
Passate in frigorifero almeno 12 ore prima di servirla.

Il giorno dopo è ancora più buona.....

N.B. Per questa ricetta ho preso spunto da qui. Col tempo, poi, ho adottato una serie di cambiamenti.

Ciao e alla Prossima

Lo Ziopiero

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venerdì 11 febbraio 2011

Corso sui Semifreddi

Quando con Lady Mary abbiamo concordato questa edizione del corso, onestamente non credevo potesse unscir fuori una giornata così interessante.

E' stato un corso coinvolgente, con l'attiva partecipazione di tutti, anzi tuttE!

Infatti, oltre alle varie tecniche che si usano per la preparazione dei semifreddi, abbiamo fatto diverse prove di assaggi, per cercare di capire l'essenza di ogni prodotto e per confrontarci sulle differenze.

E si, non esistono regole. Non esiste IL Semifreddo migliore o più buono.
Esistono le differenze, sia nelle preparazioni sia nei gusti (sia in tutte le cose della vita...)

A Barbara, ad esempio, piace meno dolce
A Lori lo zabaione illumina il viso
Ad Alessandra il caffé la scioglie
A Barbara G le mandorle caramellate le hanno acceso gli special!!!
A Stella la cioccolata la manda in tilt
...

Ecco, provate a chieder loro quale fosse il prodotto migliore preparato sabato scorso: ognuna indicherà un semifreddo diverso.

E su questo sarebbe bene soffermarsi per una riflessione....Come dicevo prima non esiste IL migliore, non esiste IL metodo, non esiste LA ricetta. Alla fine ognuno interpreta il cibo a modo proprio, guidato dal gusto (personalissimo) ma anche dalle esperienze, dalla cultura, dalle idee.

A me, ad esempio, sabato scorso è piaciuto moltissimo il semifreddo al caffé con pezzetti di cioccolata e meringhe:

(Fare click sulla foto per ingrandirla)
mentre ho reputato che i pistacchi sbriciolati sullo zabaione fossero penalizzati dal sapore predominante dello zabaione stesso
(Fare click sulla foto per ingrandirla)
La "morte" dello zabaione sono state le mandorle caramellate; e poi guardate che effetto che fanno man mano che il semifreddo si squaglia:

(Fare click sulla foto per ingrandirla)

mmmmmmmmmmmmmm!!!!! Slurpissimo!!!!!

...e poi? Come poteva mancare la mia salsa calda di cioccolata?!?!!?

Sopra il semefreddo allo zabaione ci sta di-vi-na-ment-te...

Solo che a me andava tanto di "pasticciare"....Vi piace la coreografia?

(Fare click sulla foto per ingrandirla)
Un caro saluto a tutti.
Vi aspetto al prossimo corso.

Ciao e alla Prossima

Lo Ziopiero

Guardate anche le altre realizzazioni:

EDIT del 21/2/2001: Qui potete ammirare quanto ha realizzato Lori dopo aver frequentato il corso.

mercoledì 9 febbraio 2011

Una mattina di ordinaria follia...



Vi faccio tre domande:

1. Avete mai fatto la spesa con un amico/a di sabato mattina?
Che domande...ma certo che si!
Ci si vede "ad una certa ora", anzi come ormai si dice a Roma "ad una certa", che poi ancora mi devono spiegare come si fa a capire l'ora dell'appunatmento, vabbe', cmq con l'esperienza ho capito che è "con comodo"!
Quindi si comincia la fase di cazzeggio, che dura un bel po'; poi si passa alle fase introspettiva, con frasi del tipo hai sentito di tizio che se la fa con tizia? oppure sora mia, cio' avuto i pupi tutta la settimana malati e via dicendo.
Infine dopo, ma molto dopo, quasi pigramente ci si appresta ad andare in direzione del mercato: prima tappa il bar! ...orroreeeee, al massimo riesco a prender un caffé. Qui a Roma non esistono più quei cornetti di una volta (o forse siamo diventati troppo bravi noi a farceli a casa?). Seconda tappa: frutta (non ho mai capito perché la prendiamo sempre all'inizio quando è la cosa che pesa più di tutte). Terza tappa bar (ancora? si ancora. altro orroooreeee!!). Quarta tappa: banco della salumeria. Quinta tappa: ritorno a quello della frutta perché ci siamo dimenticati di comprare le mele(!). Sesta tappa: forno (e lì siccome i cornetti ci sembrano più buoni, ne prendiamo altri 2, ma veniamo prontamente smentiti al primo morso). Settima tappa: bar.

...Odio far la spesa in questo modo!!! E voi?

Passiamo alla seconda domanda:

2. Avete mai fatto la spesa con un Food-blogger, sempre di sabato mattina?

Ecco che la configurazione cambia aspetto.
Ci si vede alle 9.00 precise, perché dalle 8.00 alle 8.45 bisogna commentare i post degli amici dopo che il proprio è stato pubblicato in automatico; il patto tacito è che alle 11.00 occorre essere nuovamente a casa per rispondere ai primi commenti. Ok. Ce la siamo cercata, ma ci piace anche tanto!
Si arriva al mercato, si passa dritti davanti al bar senza neanche degnare di uno sguardo la vetrina dei cornetti immangiabili, si arriva subito dalla signora dei vegetali per comprare una carota, una patata, un topinambur e 12 mandorle 12. ("so 13, che faccio, lascio?" - "No togli!"). Seconda tappa: frutta. 4 arance, 1 limone e una pera. Si passa davanti al forno dove inevitabilmente il commento è: "ormai sono 5 anni che quello non mi vede, il pane lo faccio da me!" . Banco della carne: mentre state aspettando che la signora davanti a voi finisca il lungo elenco, approfittate e vi collegate col telefonino per scoprire che già sono arrivati 4 commenti. Prendete la vostra singola fettina, impacchettata con i soliti 6 fogli di carta e vi precipitate alla macchina congedando l'amica con il solito: "tanto ci si becca in rete".


Ecco, diciamo che questo è un modo alternativo di fare la spesa. Non è il massimo della vita, ma almeno si hanno le idee chiare.

Ma veniamo finalmente all'ultima domanda:

3. Avete mai fatto la spesa con Gambetto, sempre di sabato ma prima dell'alba?!?!?
...diceeee, ma scusa, che c'entra Gambetto?!?!?
C'entra, c'entra!
Prima di tutto perché è un carissimo amico, poi perché è un food-blogger, e infine perché...Gambetto è unico!!!

Pochi al mondo, forse solo io, possono vantare di aver risposto SI a tutte e tre le domande!!!
E in una botta sola!!!!

Piero, se ti interesa io il sabato mattina vado al mercato a fare la spesa. Però ti avverto, vado presto!
Ok. Nessun problema. Tanto lo sai che son mattiniero, no?

Forse è la volta buona che riesco a stare un po' insieme senza doverlo vedere scappare dopo 5 minuti (ritenendo che la durata della spesa sarebbe stata maggiore, visto anche che il mercato in questione lui, il Gamby, se l'è scelto dall'altra parte di Roma!!!).

...e così, quel sabato mattina: bip bip, chip, chip, bip, bip ...invia ('azz, ma so le 5.48 vabbe', tanto gamby non dorme mai)
alle 5.49 brrrrrr (vibrazione del mio telefonino): nuovo messaggio-apri-ok, passo da te alle 7.
'azz, ma allora era sveglio davvero!
Ore 6.52: brrrrrr: nuovo messaggio: "sono arrivato, scendi"
(gli eroi non aspettano)

Aho.
Aho.
VRrroooommmmm.
Macchina d'assalto, guida sportiva e 3 cellulari identici nel taschino del bracciolo: lo perdòno solo perché sono di un modello del secolo scorso.

In 12 minuti attraversiamo la città dormiente (prima del nostro passaggio, si intende) e in zona mercato scatta l'animo del uaglione:

Pie', qui dobbiamo fa alla napoletana.
Gamby, ma guarda che se vai lì dietro il posto lo trovi.
No, Pie'. Concedimi quest'ultimo scampolo di napoletanità cittadina. Tanto i vigili a quest'ora dormono.
...
Posteggiamo (anzi posteggia!) in testa coda. Ci avviamo per una strada buia.
I banchi sono lì, che lo aspettano: lo sanno. E' l'ora sua. E' l'ora del Gamby!
(e qui ci vorrebbe la musica di 007)

Carla, lui è Piero. Ascolta, vado prima da Gianni, intanto preparami 20 uova bianche e 2 chili dei tuoi pomodorini.

4 secondi dopo:
Gianni, lui è Piero. Ascolta, vado prima da Luca a prendere le nocciole. Intanto fammi 3 chili di arance, 3 chili di pere, 3 chili di clementine, 3 chili di mele.

3 secondi dopo:
Luca, lui è Piero. Facimm' ampress' che c'è Gianni che m'aspetta. Dammi le nocciole, ma quelle buone..torno subito, vado da Franca

2 secondi dopo (e un secondo prima che Gamby apra bocca:)
Ciao Franca, sono Piero. Ti prego tienimi un po' con te, ti prego; ti do una mano a scaricare le cassette, se vuoi ti vado a casa e ti cucino, ti capo l'insalta, quello che ti pare, ti prego...

Il giro a ritroso è quasi istantaneo. In un bi e un ba torniamo alla macchina.
Gamby aveva ragione: i vigili ancora dormivano (e tte credo!!!).

Il tempo di posare i pacchi che già siamo di nuovo in strada:
Piero, devo comprare il pane. 
Intanto un leggero chiarore si comincia ad intravedere a est...

Fatto!
(32 secondi netti).

Ora ti porto da Cristalli di Zucchero, dove prendo i cornetti. 

Conoscendo il posto mi incammino girandomi verso destra per fare i 100 metri a piedi quando mi sento dire, da dietro:

Ma che fai? Andiamoci in macchina.
!!!

Gamby è già alla guida: con un'abile mossa di kamasutra si fa passare la cintura dietro la schiena e la blocca (onde evitare il fastidioso segnale acustico di avviso), impiegando la metà del tempo che io ci metto per infilarla normalmente (!)

Alle 7.37 c'era ancora il tempo per andare alla norcineria di viale Marconi (prodotti di primissima qualità) e poi a far benzina (finalmente ho capito chi è la misteriosa benzinaia).

Gamby è una furia! Anche questa volta è riuscito a battere il record dei Box Ferrari: un pieno in 3 secondi e mezzo!!! Manco uno tzunami!!!

Stiamo ormai sulla via di casa mia, in anticipo di 2 minuti e 15 sulla già ambiziosa tabella di marcia.
Le marce scalano e il motore romba, quando timidamente avanzo una proposta:

Gamby, non è che ti andrebbe di andare insieme al supermercato, così mi risparmi di uscire dopo?

Rapido sguardo al polso, check incrociato con l'ora digitale sul cruscotto mentre con la destra digitava già un sms alla sua amata (che secondo me ancora dormiva...)
OK!

..e forse è stato solo davanti a cotanto merchandising che il Gamby si è fermato un secondo, quasi incantato, e i nostri occhi si sono incrociati davanti un pacco di orecchiette....e lì ho scoperto che forse, un tempo, tanto tempo fa, anche Gamby ha abitato sulla Terra...
Ho visto i suoi ricordi sono scorrere rapidamente in successione a ritroso, come su un vecchio nastro VHS mandato in Backward ...fino a fermarsi, quasi commossi. Ha anche respirato!!!

Il mondo intorno a noi ha iniziato a muoversi a rallentatore (secondo me l'ha fermato Gamby per recuperare preziosi secondi), le file davanti alle casse si sono aperte manco fossero il Mar Rosso, il collegamento del bancomat ha funzionato al primo tentativo, ci mancava solo che suonasse il campanello della "spesa gratis al milionesmo cliente" e sarebbe stata l'apoteosi.

Gambetto poi si è volatilizzato, annunciandomi che avrebbe avuto gente a cena e che doveva iniziare a cucinare....

...e come se non bastasse:
Ore 19:30 brrrrr (nuovo messaggio, lo voi vede'? Ma no ho da fare.... Lo voi vede' dopo? Si)

Ore 21.00 Apri messaggio
"Piero, ho appena fatto i xxx*. Se sei a casa te li porto subito, perché poi devo apparecchiare per gli ospiti che arivano a cena"
(grrrrr, mannaggia a me e quando non ho letto subito il messaggio!!!!)

*è un segreto, nullo posso dì

....

Ecco, questo è Gambetto:  Un Uomo dal Cuore Napoletano e i Ritmi Milanesi!

...e ora, secondo voi, io dovrei mettere una ricetta? E come faccio?
Nunnunnnununu...

Facciamo così: metto un paio di foto che ho scattato domenica, nella Basilica di Santa Sabina, attratto da questo buco:

(Fare click sulla foto per ingrandirla)
...zoom!!!

(Fare click sulla foto per ingrandirla)
Epilogo: 

ho pensato a lungo se svelare questo nostro spaccato di intimità... poi l'altro giorno tornando a casa mi son detto: faccio decidere a Lui, gli mando il testo che ho scritto e gli chiedo se mi autorizza a sputtanarlo a render pubblica la simpatica mattinata. Arrivo al pc e cosa ti trovo tra le mail?!?!?!?
"Piero, ho descritto la nostra mattinata al mercato. Che faccio? Pubblico?"
ahahahahahahah
Ma vi rendete conto?!?!? Sintonia perfetta!!!!

Adesso, se non lo avete già fatto, andatevi a leggere la sua versione


Grazie, Gamby. Felice di averti come amico!

Ciao a Tutti e alla Prossima

Lo Ziopiero

lunedì 7 febbraio 2011

Tarte Tatin alle Pere

Tesoro? Oggi vorrei fare una Tarte Tatin!

Avete mai provato a pronunciare dieci volte di seguito il binomio "Tarte Tatin"?

Tarte Tatin Tarte Tatin Tarte Tatin Tarte Tatin Tarte Tatin
Tarte Tatin Tarte Tatin Tarte Tatin Tarte Tatin Tarte Tatin

A me già dopo la prima volta mi si è attorcigliata la lingua su se stessa!!!
Ma come faranno i francesi?!!?
Aspetta, aspetta...ora provo a pronunciarlo alla francese:

Tahte Taten Tahte Taten Tahte Taten Tahte Taten Tahte Taten
Tahte Taten Tahte Taten Tahte Taten Tahte Taten Tahte Taten

Ma lo sapete che viene meglio?!?!?!!?!!! Ma moooolto meglio!!! Sarà mica per la erre moscia?


Ho visto su un giornale una ricetta....però non mi ha convinto e la voglio rifare a modo mio. Ho già preso gli ingredienti!
(Dopo l'exploit degli Ignudi al Gorgonzola ecco che la Signora mi riparte all'attacco...e vai!!!)

OK
(ho capito che mi sarà interdetto l'ingresso in cucina per le prossime due ore, maah... meglio così, oggi mi riposo)

Solo che son troppo curioso....
Sapete che vi dico?
Ogni tanto passo, entro in cucina, faccio finta di aver sete e con la coda dell'occhio sbircio....

Glu-Glu-Glu-Glu...
Dunque Dunque...La signora sta sbucciando le pere!
Conoscendola, farà o un dolce o un insalata.....

Passano 10 minuti, faccio finta di avere ancora sete.....ma che sta facendo? Le sta mettendo in una tortiera, così a crudo? L'avrà imburrata? Bevo, sbircio e me ne vado. Passano altri 10 minuti...

Tesorooo, come si accende regola questo forno tecnologico?

 ...aaaah andiamo bene! Ora vuole pure che le sveli la combinazione segreta!!!!
Ok, guarda (invece mi piazzo davanti così non potrà vedere....)
Si fa così (zicche e zacche e il forno gliel'ho acceso...avrò sgamato il trucco?)

Come un cretino (e preso dai sensi di colpa per aver sbirciato ancora) mi faccio fuori un altro bicchiere d'acqua (questo proprio non era necessario).

Posso consumarti il burro?
Si, certo! Adesso te lo vengo a dare 
Oddio, avrà sgamato che era una scusa per tornare a controllare? Non credo l'avrà presa come forma di gentilezza, lo sanno tutti che il burro sta in frigo!!!!
Sentite, per non sbagliare mi son fatto fuori un'altro bicchiere d'acqua (blurp!).

(e mo col matterello che mai ci farà?!?!?)
...Glu-Glu-Glu-Glu (burro, farina, carta da forno...)
Mammamia che sete che ho oggi....
(doppio blurp!).

....

Tesoro, dove sei? 
(in bagno, dove vuoi che sia!! Con tutta quell'acqua che ho ingurgitato!!!!)
Hai bisogno di meee, amoreee?
(ehehehehe)

Noooo ho fatto tutto! Volevo solo farti vedere com'è bella!!!

Che dite? Gliela do vinta?!?!?! Ma siiiii, se lo merita!!!

SACRIPANTE!!! Ma è bellissima!!!! Te la voglio subito fotografare
(oh! giuro era bela dabìvvero!!!!

Ohhh NOOO!!!! Pile scariche!!!!  :(((

Senti, però questa va mangiata tiepida, mica possiamo aspettare che si carichi la batteria della reflex!!!
...Beh, no. Tanto mica ce la mangiamo tutta adesso....



e invece poco c'è mancato!!!!
Ci credete se vi dico che l'ultima fetta l'ho salvata giusto perché ho fatto la voce grossa?

Ora però ve la dovete guardare e gustare per benino!!!

(Fare click sulla foto per ingrandirla)

Volete farla anche voi? Allora:


Per una teglia da crostata di diametro 24 cm:
1 kg circa di pere abate
40 gr zucchero
40 gr burro
100 gr parmigiano grattugiato
Sale e pepe

Per la Pasta Brisé
200 gr Farina
100 gr Burro
2 pizzichi di sale
Acqua q.b.

Iniziate a preparare l'impasto della brisé e mettelo in frigo a riposare almeno 30 minuti.

Imburrate il fondo della teglia. Mettetevi lo zucchero e sistematevi le pere tagliate a spicchi (8 per ogni pera di grandezza media) fino a coprire perfettamente il fondo, facendo in modo che la parte dove prima c'era la buccia sia a contatto con la teglia e cercando di non lasciare spazi vuoti.

Un pò di sale, il burro a fiocchetti e forno a 180°  fino a quando lo zucchero si sarà caramellato (circa una mezz'oretta).

Stendete poi la brisé in modo tale che sia già pronta per quando tirerete fuori la teglia. Le dimensioni dovranno esser tali da consentire di ripiegare la pasta verso l'interno della teglia.

Una volta tirata fuori la tarte, spolveratela con tutto il parmigiano grattugiato e condite con abbondante pepe.
Coprite il tutto con la brisé, chiudetela lungo i bordi e rimettete in forno, portando la temperatura a 200°.
Appena la brisé sarà cotta (un'altra mezz'ora circa), sfornate e rovesciate il tutto su un piatto preferibilmente tutto piano (senza bordi per capirci).
Come già detto, va gustata tiepida, quindi tenete carica la digitale!!!
:))

Visto com'è facile?
Dite di no?

...e certo, non vi ho detto il trucco principale:
Mentre la fate dovete ripetere il ritornello:

Tarte Tatin Tarte Tatin Tarte Tatin Tarte Tatin Tarte Tatin

Tarte Tatin Tarte Tatin Tarte Tatin Tarte Tatin Tarte Tatin

...e se poi volete strafare...allora ripetetelo anche in francese!!!!

Tahte Taten Tahte Taten Tahte Taten Tahte Taten Tahte Taten
Tahte Taten Tahte Taten Tahte Taten Tahte Taten Tahte Taten

Ciao e alla Prossima

Lo Ziopiero

Guardate anche le altre realizzazioni:

venerdì 4 febbraio 2011

Romanità e Semifreddo di Lemon Curd su Biscuit alle Nocciole



Mentre ch'er ber paese se sprofonna
tra frane, teremoti, innondazzioni
mentre che so' finiti li mijioni
pe turà un deficì de la Madonna

Mentre scole e musei cadeno a pezzi
e  l'atenei nun c'hanno più quadrini
pe' la ricerca, e i cervelli ppiù fini
vanno in artre nazzioni a cercà i mezzi

Mentre li fessi pagheno le tasse
e se rubba e se imbrojia a tutto spiano
e le pensioni so' sempre ppiù basse

Una luce s'è accesa nella notte.
Dormi tranquillo popolo itajiano
A noi ce sarveranno le mignotte.

Queste non sono mie parole, anche se spesso mi son divertito a scrivere in romanesco, anzi "romanaccio".

Queste parole le ha scritte un altro romano. Un Romano con la "EERE" maiuscola.

Non ha un blog, per cui non posso linkarlo.

Non ho neanche dovuto chiedergli direttamente il permesso di riportarle qui.
E' morto.

Di solito si usa dire "Purtroppo è morto", ma in questo caso tutto sommato ne posso fare a meno, visto che l'autore del sonetto è morto nel '63, nel 1863, per la precisione.

....e si, Gioacchino Belli scrisse questo Sonetto più di 150 anni fa...ha quasi dell'incredibile...potrebbe essere stato scritto ieri, o un mese fa, o un anno fa...in pratica non ha tempo o, meglio, collocazione temporale. E' una specie di Jolly, lo puoi metter dappertutto, in ogni luogo e in ogni tempo. Funziona sempre.

...

...e Voi avete pensato quanti Jolly esistono in cucina?
Uno tra tutti: il sale!!!
Va nei dolci, va nei salati, va nei sapori neutri.
Il sale, forse, rappresenta il vero Jolly in cucina.

Un altro Jolly è il limone. Quel tocco di aspro ben si presta a diverse preparazioni, ma puo' diventare anche l'ingrediente di un dolce o il condimento di un salato, o essere LUI l'ingrediente principale come, ad esempio, nel Lemon Curd..

Era da tanto tempo che l'avevo preso di mira ma ancora non l'avevo mai provato.
Poi Eliana mi ha regalato una cesta piena dei suoi limoni e allora mi son messo all'opera!

Le dosi e il procedimento li ho presi da Gennarino e li riporto qui:

4 limoni (succo + zeste)
100 gr. burro
225 gr. zucchero
2 uova intere + 3 tuorli

Sciogliete il burro.
Montate le uova con lo zucchero e unitele al burro, aggiungete il succo di limone e le zeste e procedete come per una crema. In pochi secondi è pronto il vostro Lemon Curd.
Invasate, freddate e mettete in frigo.
Si conserva per circa un mese.

Con queste dosi mi son venuti 4 vasetti. Il primo l'ho aperto subito

(Fare click sulla foto per ingrandirla)

..ed è subito finito!!!!

Poi ho iniziato a pensare come utilizzare questa crema....pensa che ti ripensa, alla fine ho partorito questo:

Semifreddo di Lemon Curd su Biscuit alle Nocciole


(Fare click sulla foto per ingrandirla)
Iniziate dal biscuit: macinate stesso peso di zucchero e nocciole e unitelo allo stesso peso di albume montato. Stendete questo composto su una teglia ricoperta di carta da forno e cuocete a 140° per un'ora circa. Questa operazione puo' esser fatta anche il giorno prima.

Per il semifreddo, che dovrà esser preparato a biscuit già pronto, pesate stessa quantità di lemon curd e di panna e montate quest'ultima.
Ammollate in acqua 3-4 grammi di colla di pesce; strizzatela e asciugatela.
Poi scaldate appena appena un po' di lemon curd e scioglietevi la colla di pesce.
Unite la restante crema e poi incorporate il tutto alla panna montata
(se non sapete come fare guardatevi questo filmato fatto per voi).

Stendete il composto sopra il biscuit cercando di livellarlo per benino.
Congelate il tutto.
Va tolto dal freezer 30 minuti prima di essere servito, ma va formato appena tolto dal freezer: potete aiutarvi con dei coppapasta tondi o fare tanti quadratini tagliando il composto con un coltello ben affilato e un colpo secco.

Sopra ci sta bene del Pistacchio di Bronte sbriciolato.

Qualche blogger ha avuto la fortuna di assaggiarlo....quando passerà di qui vi dirà lui ;-)

Grazie e alla prossima.

Lo Zioipiero

EDIT del 8 febbraio 2011:
A seguito delle perplessità di Luna e delle verifiche fatte da L'economa, è stato appurato che il Sonetto in questione non è del Belli. Effettivamente avrei dovuto fare anche io delle verifiche più puntuali. In ogni caso deciso di lasciare il post immutato. Mi piace così! :)))

Guardate anche le altre realizzazioni:

mercoledì 2 febbraio 2011

Blogroll e Tortino di Cous Cous

Che rapporto avete con le Blogroll?
Quanti food-bloggers avete nelle vostre liste?
E di quanti siete "Sostenitori"?

Agli inizi delle frequentazioni dei food-blog, intimiditi ma con la voglia di lasciare traccia del proprio passaggio o di farsi conoscere, si comincia timidamente lasciando qualche commento del tipo: "Ti leggo sempre ma solo oggi ho avuto il coraggio di lasciarti un commento", oppure "Ciao, sono nuovo di qui. Ma che bei biscotti. Proverò a rifarli, posso?"

Poi, presi dall'euforia, si inseriscono i primi link (le blogrolls, appunto).
Prima uno, poi un altro, poi 5, 10, 100... e improvvisamente la vostra pagina si aggiorna con la stessa frequenza dei titoli di borsa del Down Jones e voi state li con il mouse stretto in mano e il dito indice che si agita manco stesse giocando a Tomb Raider.
Nei commenti il vostro tono è evidentemente diventato più confidenziale, tendente all'enfatico spinto: "Tesoro, ma quanto sei Brava" di qua, "Ma quanto è Magnifico questo Ciambellone" di là, "Prometto che la farò" e così via... Si commenta a più non posso e ovunque, abbonandosi a tutti i post dove si è lasciato il segno in attesa di leggere la risposta.

Eccolo là! Il processo a catena ormai è stato innescato e qualcosa vi fa pensare che è irreversibile: nell'arco di 29 minuti la vostra mail-box è stata inondata da 147 notifiche, il cui contenuto è sempre più o meno uguale (leggi sopra); la blogroll si autoalimenta e scopri pure che lo stesso post viene periodicamente ripubblicato ogni 4 ore (!); ti offrono di diventare il gestore del sito più bello e più redditizio della capitale (anzi già ne sei diventato l'amministratore unico: Complimenti!); vi trovate inviti a 12 contest e vi domandate come potete cucinare 3 fili di erba cipollina che serviranno da ripieno alle lenticchie rigorosamente rosse (si, avete letto bene: ripieno!)

Inizia la fase ansiogena: mi devo sbrigare, altrimenti mi perdo tutte le uscite, capperi, tizio ancora non mi ha commentato ma ha già commentato da caio, ohi, altre 3 mail in arrivo, ecco il post di sempronio, evvai, oggi già sto a 100 visitatori e sono solo le 4 di mattina!!!

Ma se siete arrivati a questo punto, siete anche belli che rovinati...il processo, ahimé, è irreversibile!!!
Iniziate a meditare sul da farsi...se continuare, come continuare, a che ritmi continuare...ma poi?
" 'Azz, Tizio ha fatto la macedonia!!! Vado subito a vedere se ci ha messo le banane"...e guarda un po' qui: "I toast al prosciutto di Caio" Ma che bel prosciutto!!! Come lo hai fatto?!?!?
"Minchia! Il post di Sempronio sulle proprietà longeve della buccia dei fagioli!!!! Non me lo posso assolutamente perdere!!!"

(non ho fatto, anzi non ho "gugglato" tizio, caio e sempronio, per cui se involontariamente dovessero veramente esistere queste loro pubblicazioni, faccio loro i miei migliori auguri!!!)

Il fatto è che dopo giorni, settimane o mesi di stress esponenziale, iniziate a realizzare nelle vostre menti che qualcosa non va....

Non riuscite materialmente a visitare tutte le nuove pubblicazioni giornaliere, a leggerle con attenzione, a commentarle e poi, contemporaneamente, pensare al proprio blog, a cosa cucinare e pure a riprodurlo con foto decenti e ricette ben spiegate: iniziate a rendervi conto che la vita da un lato è troppo corta, dall'altro offre anche diversivi altrettanto interessanti e stimolanti (se siete arrivati a leggere fino a qui, non vi preoccuapate: non ho deciso di chiudere il blog!)

Dicevo? ...ah si! Ho proprio paura che non ci sia più rimedio....Ormai siamo stati tutti inghiottiti dalla rete, dai blog e dalle varie dipendenze annesse. Qualcuno di voi conosce un rimedio? Siamo sicuro di volerlo trovare?
Ognuno ha una sua ricetta (appunto) e un suo modus operandi.

Personalmente, come molti di voi sanno o hanno capito, non sono "Follower" di nessuno e non sono ancora approdato nel regno dei social network, alias Facebook.
Però, come potete ben vedere, per rendermi la vita di blogger comunque complicata ho suddiviso la mia blogroll in 3 sezioni:
  • I Maestri (Adriano, Paoletta e Nanni; da loro leggo e rileggo)
  • Quelli "Assaggiati di persona" (gli amici o cmq le persone che ho conosciuto di persona e/o di cui ho assaggiato almeno un loro piatto e dei quali leggo sempre i loro post anche se non sempre commento)
  • Gli Altri (quelli che a rotazione inserisco o tolgo e poi, se posso, vado sempre volentieri  a vederli e leggerli)
E' una scelta distintiva, di rispetto, credo, ma anche un'attestazione di stima, di simpatia, di amicizia.

A volte ho dedicato loro uno o più post, altre volte ho attinto da loro ricette o ispirazioni.

Oggi, ad esempio, si tratta di una ispirazione: la ricetta originale non è mia, ma di Saretta.
Come spesso mi capita di fare, ho apportato diversi cambiamenti, e vale la pena di presentervela sia nella forma originale, sia con i miei cambiamenti (riportati in rosso tra parentesi nell'elenco degli ingredienti).

Tortino Cous Cous e Mandarino


(Fare click sulla foto per ingrandirla)
Dal Blog di Saretta

Per la crema pasticcera al mandarino
  • 350 ml di latte fresco
  • 3 tuorli
  • la buccia di un mandarino non trattato (3 bucce)
  • 30 gr di farina 00 (30 gr di amido di mais)
  • 60 gr di zucchero semolato
Per il cous cous al mandarino
  • 125 ml di succo di mandarino filtrato (250 ml, poi capirete perché)
  • 125 gr di cous cous precotto
  • ½ cucchiaio di olio e.v.o. (eliminato)
  • 10 gr. di burro (15 gr di burro)
  • 70 gr di zucchero semolato 
  • Un bel pizzico di sale
Per lo spolvero
  • Zucchero a velo q.b. (cacao amaro)
Allora, visto quanti cambiamenti? Intendiamoci, è giusto che ognuno di voi faccia come meglio crede. Potete pure sostituire il mandarino con l'arancia (io l'ho anche fatto, togliendo 40 gr di zucchero dall'impasto). Insomma, libero arbitrio, come sempre (o quasi!)

L'ho preparato così:
Allora, di sicuro va cotto il cous cous. E qui non ci piove!
Di solito metto dell'acqua in una ciotola con dentro il cous cous e poi qualche minuto di micronde e, se necessario, aggiungo dell'acqua, possibilmente calda, se vedo che è stata tutta assorbita prima della cottura completa.
Per questo tortino, invece, ho pensato di cuocere il cous cous direttamente nel succo di mandarino e, qualora non fossero sufficienti 125ml, potete sempre aggiungere dell'acqua, ma non i restanti 125ml di succo.

Poi si fa freddare qualche minuto.

Nel frattempo si prepara la crema; non sto qui a dirvi come si fa, tanto lo sapete tutti e poi ognuno ha il suo sistema. Come vedete anche io ho cambiato qualcosina nelle dosi :)

Al cous cous si aggiunge poi il burro, lo zucchero e il succo restante. Si gira per bene e si lascia assorbire il liquido. Nella ricetta di Saretta c'era anche l'olio evo; a me, confesso, questa aggiunta non è piaciuta per cui nella seconda versione (all'arancia) non l'ho messo e se la dovessi rifare non lo metterei. De Gustibus.
Quello che invece assolutamente ci va è il sale. Ogni dolce ha bisogno di quel pizzico di sapidità che gli da la cosiddetta "marcia in più". Spero su questo punto siate tutti d'accordo! ;-)

Al composto va aggiunta la crema freddata, si lavora per benino il tutto e lo si versa in una teglia imburrata e impangrattata (si dirà? boh! Tanto avete capito, no?)
Forno a 175°  per 40 minuti o fino a quando non si forma una leggera crosticina o fino a quando avete deciso che va bene così. Vi faccio notare che tutto quello che qui è stato infornato è stato già precedentemente cotto, per cui la cottura vera e propria in realtà è già avvenuta.

Al momento dell'assaggio ho spolverato sulla fetta lo zucchero a velo.
Dalla seconda in poi, invece, il cacao, che secondo me ci sta molto meglio. De Gustibus anche qui.

Insomma, Saretta non me ne volere se oggi ho rivoluzionato la tua ricetta. Essere Musa Ispiratrice, a mio avviso, ha maggior valore che esser semplicemente oggetto di copiatura. Non trovi? :)))

Intorno alla tua ricetta ci ho meditato, pensato e dedicato tempo. ;-)
Posso offrirtene una fetta? :)))

(Fare click sulla foto per ingrandirla)
Grazie a tutti e alla Prossima

Lo Ziopiero

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