giovedì 13 settembre 2012

Canada - 4. Secondo Piatto


Eccoci alla Seconda Portata del viaggio in Canada.

Vi avevo lasciato con lo skyline di Montreal, ricordate? 

La prossima meta sarà Tadoussac.
Come potete intuire dalla cartina il viaggio era piuttosto lungo (il navigatore preannunciava 8 ore), e abbiamo pensato bene di suddividerlo in diverse tappe, compresa una sosta notturna a Saint Simeon.


Costeggiando sempre il fiume San Lorenzo, abbiamo avuto modo di ammirare diversi siti e panorami spettacolari.

Dalle nebbie mattutine che si alzavano dal fiume:
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...ai laghetti incantati dove la natura si specchiava fino a confondere il riflesso con l'originale:
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 Se provate a ribaltare la foto precedente quasi farete fatica a capire il giusto verso!!!

Queste panchine sul bordo del San Lorenzo invitano proprio alla meditazione..., voi che dite?
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Ma non finisce qui! Spesso, improvvisi, si presentavano a noi scorci mozzafiato sui laghetti, come questo:
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O quest'altro:
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E adesso dite la verità: cosa dareste per passare una notte in quella casetta laggiù?


Dopo un lungo viaggio finalmente arriviamo a Saint Simeon, ad un'ora da Tadoussac, che raggiungeremo la mattina successiva.
L'atmosfera qui è molto rilassata e a pochi passi scopriamo un altro paesino incantevole: Port du Percil, (che poi vuol dire prezzemolo!!!).

Si chiama porto, ma in realtà l'unica barca che ho visto è questa:
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In compenso mi ispirava molto il pontile, con quei lampioni in fila:
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...e la fortuna ha voluto che subito dopo, alle mie spalle, sia comparso un arcobaleno con un particolare gioco di luci e riflessi: click!
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La mattina successiva arriviamo a destinazione (Tadoussac) e subito ci si presenta di fronte uno degli alberghi più famosi (e cari) del Canada:

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Molto romantico, non trovate?

Tadoussac è famosa perché nella sua baia si possono avvistare balene e beluga.
Ho fantasticato molto sulla possibilità di vestire i panni di Capitan Ahab per fotografare un salto di una balena, ma arrivati al dunque ci siamo un po' intimiditi davanti alla prospettiva di 3 ore di barca alla ricerca di un branco con la possibilità di non vedere manco una coda. Per giunta chi ci aveva preceduto ci ha raccontato che non era riuscito a vedere nulla.

Così abbiamo deciso di incamminarci lungo la riserva naturale del Saguenay, risalendo un fiordo molto suggestivo.


Abbiamo percorso diversi chilometri a piedi, attraverso boschi, sentieri e ...ponti tibetani!
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Immersi nel verde più assoluto, gli unici rumori che udivamo erano quelli della natura: vento tra le foglie, animali che saltellavano (e strisciavano!!!), lo scorrere dell'acqua...

Dopo questa green-immersion siamo ripassati da Tadoussac dove ho mangiato i migliori nachos della vita mia, cucinati li per li e non tirati fuori da una megaconfezione ad uso ristorante; il posto (Café Boheme, Rue des Pionniers 239) va segnalato anche per la particolarità del locale, accogliente e...bohemien, appunto! :)))

L'ottavo giorno di vacanza prevedeva il viaggio a Quebec City, con partenza da Saint-Simeon:


Centotttanta chilometri da percorrere in tre ore, sempre secondo il nostro navigatore.
E tre ore sono state!

Dopo Montreal, Quebec è stata la seconda grande città che abbiamo visitato.

La città è piccola e accogliente. Il Centro Storico è dominato dal Castello Frontenac, divenuto poi albergo, dicono il più fotografato del mondo.
Potevo rischiare di fargli perdere questo primato?

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No di certo! Anzi, ho approfittato per consolidarlo!
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...peccato solo per il cielo nuvoloso, altrimenti sai che colori che uscivano fuori!!!

Quebec è una città molto turistica; non a caso abbiamo incontrato qui i primi italiani, dopo otto giorni di astinenza.
Negozietti, ristorantini, piccole attrazioni, artisti di strada, mercatini, arredano le varie vie senza però nulla togliere al fascino della città.

A noi è piaciuta molto anche la parte residenziale: case, anzi ville, da sogno, immerse nel verde e nella tranquillità a due passi dal centro. Un concetto di vita molto diverso rispetto alle città italiane.

Sempre a due passi dal centro, ma un po' più distante e raggiungibile in macchina, si trova l' Ile de Orleans, un grosso quanto tranquillo isolotto ricco di piantagioni di fragole e di altre casette da sogno e dal quale è possibile ammirare lo skyiline della città.

A Quebec, oltre alle visite alla parte vecchia, al porto e alla città alta, è piacevole passeggiare nei parchi (da non perdere il Bois-de-Coulogne) o attraverso il Boulevard Champlain, una lunga camminata che costeggia il bordo della rocca.

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Se vi avanza tempo, poi, un salto all'isola di Levis merita sicuramente (nella foto qui sotto la potete intravedere ritratta da Quebec). 
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La si può raggiungere sia in macchina attraversando un lungo ponte, sia in traghetto, da cui potete ammirare la città dall'acqua, e fare l'ennesima foto al Castello Frontenac (dai, il primato è salvo!).

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A questo punto cominciavamo a percepire che la nostra vacanza stava volgendo al termine...ma come ogni pasto che si rispetti mancava ancora il Dessert! E che Dessert!!!!

Non vi perdete le ultime puntate!!!! Vi lascerò senza parole!!!! :))))

Ciao e alla Prossima


Lo Ziopiero

Tutte le Puntate
Canada - 1. Il Menu
Canada - 2. L'antipasto
Canada - 3. Primo Piatto
Canada - 4. Secondo Piatto
Canada - 5. Il Dessert
Canada - 6. Il Conto






16 commenti:

  1. Bel post Piero, peccato per le nuvole. A me piacciono le casette piccole, però devo dire che il castelloAlbergo è notevole...
    Dalle foto sembra tutto pulito ed ordinato. Come spazzatura e mozziconi come sono messi? (Qui in aussie è parecchio pulito).
    Un bagnetto mica l'hai fatto?
    Richiedo ufficialmente foto e (breve) recensione dei piatti degustati, soprattutto dello stellato del post precedente. Scherzo, ma qualche foto di food ce la puoi condividere? :D

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  2. anche io mi chiedevo come fossi messo a bagnetti...con quelli acque cristalline! del Canada purtroppo conosco solo Montreal, dove un tempo andavo spesso per lavoro, ma il tuo reportage è l'ennesima conferma del fatto che se in canada non hai visto la natura..non hai visto "'na mazza"

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  3. Che dire.. le foto dei paesaggi mi hanno lasciata veramente a bocca aperta,posso immaginare che ancora più bello sia viverli realmente.
    Grazie Zio di farci partecipi di questa tua bellissima esperienza,in un certo senso attraverso le tue foto e ai tuoi racconti mi sembra di esserci stata pure io!.....

    ....più o meno!:-)

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  4. CHE MERAVIGLIA!!!!! Anche io Canada qualche settimana fa ma...dalla parte opposta! Vancouver e parchi nazionali di British Columbia ed Alberta,
    se ti va di dare un'occhiata ti lascio il primo link! A presto!!
    http://profumodicosebuone.blogspot.it/2012/08/i-primi-tre-giorni-in-canada.html

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  5. io ho divorato tutte le portate ma non sono ancora sazia, quindi aspetto il dessert a sorpresa! bellissimo foto e che meraviglia di posti! aspetto la ricetta delle crepes, intanto domenica ti ho pensato preparando i "tuoi" pancakes. Sono stati come sempre molto apprezzati, anche con panna e balsamico.

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  6. Che colori meravigliosi.
    Una manna dal cielo specie per chi vive circondato dal...giallo ;-)

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  7. Ho deciso che ancdrò ad abitare a prezzemolo. Credo che potrei stare per ore su quel pontile :)

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  8. @Nico: Spazzatura? Mozziconi? Non credo neanche esista ilvocabolo, da loro…
    Bagnetti non ne ho fatti. Quanto ad acqua ancora li battiamo alla grande. Recensioni di ristoranti qui non ne faccio (e non ho neanche fatto foto ai piatti), però nell’ultimo post troverai una sorpresina…
    ;)

    @Andrea: Bangetti solo nelle SPA, la sera. ;)
    Caspita, tu andavi spesso a Montreal ma poi non ti prendevi due giorni per guardare il resto? Kettepossino!! :D :D :D

    @gwendy: Grazie a te. Dal tuo commento si vede che ti sta piacendo e ti stai appassionando. :)))

    @Silvia: Ma che coincidenza!!! Passerò a leggere anche il tuo, di resoconto.
    …Vancouver è nei miei sogni….

    @Giorgia: Preparati, allora. Il Desser sarà lunghissimooooo….. :)))

    @Araba: …c’è giallo e giallo… ;)

    @elenuccia: Vero, eh? Occhio, però, perché spesso proprio a “prezzemelo” ci sono violenti tempeste, o almeno così recitava un cartello.

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  9. Io a Montreal ho vissuto un anno... e ci ho lasciato il cuore.
    E a Tadoussac ho visto le balene. Tante. A pochi, pochissimi metri di distanza dal gommone. E le ho soprattutto sentite. E lì il mio cuore si è perso per sempre...
    Una delle esperienze più incredibili e profonde che abbia mai fatto.
    Ti invidio un sacco questo viaggio, mi ricorda dei momenti di vita per me fondamentali.
    Grazie per questo appassionato resoconto!
    E, ovviamente, complimenti per le foto!
    (e per il blog in generale, maestro!)
    Irene

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  10. Che posti,ragazzi!
    Io,ogni volta che ti leggo e vedo queste foto, resto sempre più ammutolita!
    Mi dici che effetto ti ha fatto il rientro nella nostra "in-civiltà"?

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  11. @Irene: Sai, ho sempre il dubbio che le città viste con l'occhio e la spensieratezza del turista poi nella realtà di tutti i giorni possano essere diverse, ma da quel che dici su Montreal penso davvero abbia tutto un suo fascino particolare, come del resto il Canada in generale.
    Confesso che non aver visto le balene mi è dispiaciuto, ma in fondo è stata una scelta, non una sfortuna.
    Grazie per il commento e i complimenti :)

    @Rosalba: L'aver pubblicato le foto e scritto qualche impressione mi obbliga, piacevolmente, a rievocare spesso questo meraviglioso viaggio. Il rientro è stato tosto, ma ormai ci sono abituato. Non è la prima volta che ho queste sensazioni. :)

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  12. Ma che meraviglia di colori e paesaggi!!! Che palle...Ho una voglia di viaggiare!!! E c'ho il compagno Toro seduto!!! Ufff...

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    1. ahahahah!!!!
      Martina il Toro lascialo a casa!!!:-)
      e parti ugualmente!

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    2. ahahah, gwendy! Mi hai tolto le parole di bocca! :D :D :D

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  13. Zietto che meraviglia! Queste foto sembrano quadri, sono veramente contenta che abbiate fatto questo viaggio perchè avete vissuto questi posti stupendi degli di cartolina! :)

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    1. Grazie, cara. Davvero, a volte pensavo di stare in una cartolina! :)))

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