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Mia nonna era di Lecce
Mia mamma era di Lecce
Le due sorelle di mia mamma sono di Lecce
Vabbe', io sono nato a cresicuto a Roma, ma è naturale che dentro le mie vene scorra del sangue leccese e quindi mi sento molto salentino anche io, no?
Lu Salentu....
Lu sule...
Lu mare...
Lu ientu...
Cita un vecchio adagio...
Il sole, il mare, il vento....quando pronuncio queste parole mi sembra di sentire gli effetti nelle orecchie...sulla pelle...
Ma il Salento non è solo sole, mare e vento; è anche una terra ricchissima, di tradizioni, di cultura, di cucina (appunto!)
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A volte penso che non dedico mai abbastanza spazio alla cucina salentina.
Sì, ok ho fatto Ciciri e Tria e poi i Porcedruzzi e poi i Pasticciotti
Ma un pane leccese, tipicamente leccese, ancora non l'avevo ancora fatto!
E parlando di pane leccese, cosa c'è di più leccese della Puccia?
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Per chi non la conoscesse la puccia è un pane molto soffice, impastato con un mix di farine di grano duro e tenero e con olive nere "celline" (tipiche salentine).
E' un pane che i contadini consumavano durante il lavoro nei campi, per non perder tempo.
E ora vi dico anche una prima curiosità che caratterizza la puccia: la vigilia dell'Immacolata (l'8 dicembre) la puccia diventa il pasto principale poichè la tradizione vuole che in questo giorno si digiuni e si mangi al più una puccia, velocemente, per poi partecipare ai vari, interminabili, riti religiosi.
Negli anni la sua diffusione si è ovviamente estesa e oggi la si trova spesso, in versioni rielaborate, anche nelle paninoteche e nei fast food.
Ma questo pane non è fatto per chi non ha tempo.
Non è un pane da consumarsi velocemente.
Questo pane va gustato, piano piano, morso dopo morso, mollica dopo crosta, crosta dopo mollica.
Questo pane va assaporato lentamente.
Questo pane va goduto.
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Ma veniamo alla ricetta; non avendo mai fatto le pucce, ho pensato bene di rivolgermi direttamente ad una leccese DOC, DOP, POP e pure un po' TOC! :))))
Chi meglio di lei, la più svalvolata del web?
Ricetta
Dosi per circa 12 pucce:
Prefermento
150 g di acqua
150g di farina manitoba
40 g di lievito naturale (licoli o pasta madre) o 2 g di lievito di birra
- Impastate e lasciate fermentare per 12 ore circa (potete farlo la mattina presto e la sera prima di andare a dormire)
Impasto
Prefermento
100 g farina manitoba
400 g di farina di grano duro (dona alle pucce un sapore rustico)
100 g di semola rimacinata di grano duro (ammorbidisce un poco le pucce)
420 g acqua
14 g sale
2 cucchiai di olio evo
Tante olive col nocciolo, preferibilmente tipo leccese, qualità Celline
- Impastate fino a incordatura
- Lasciate riposare l'impasto per un'oretta
- Formate le pucce seguendo questa tecnica
- Lasciar lievitare fino al raddoppio
- Infornare a 240° per i primi 10 minuti
- Portare la temperatura a 220° per altri 10-15'
- Continuare a 200° fino a cottura (il tempo lo decidete voi)
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Il colore che vedete all'interno è dato da un po' d'acqua delle olive.
Devo dirvi che è un colore che non mi dispiace.
Ovviamente potete farle venire molto più bianche, facendo sgocciolare per bene le olive ;)
Le pucce possono essere gustate in vario modo.
Questa volta ve le propongo con un abbinamento particolarmente gustoso:
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Pomodorini secchi soleggiati e una caciotta toscana semistagionata.
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E con questa vi saluto.
Ciao e alla pr...
Azzzipieee' ?!?!? Ma la seconda curiosità?!?!?
....aho, ma a te nun sfugge niente, eh?
Allora: forse non tutti sanno che a Caprarica di Lecce ogni anno verso la fine di luglio si tiene la "Festa Te La Uliata", termine con cui si identifica prorio la puccia con le olive nere!
E durante queste serate - udite udite - si può partecipare alla "Gara dello Sputo del Nocciolo" che consiste nello sputare il più lontano possibile il nocciolo delle piccole olive nere!!!
Ora provate a chiudere gli occhi e immaginatevi i suoni che accompagnano questo tipo di competizione...contornati poi dalle risate e le urla di approvazione (o disapprovazione!)
Siete pronti per gareggiare?
Iniziamo gli allenamenti?
:)))
Intanto iniziate a prepararvi le pucce, ah! :))))
Ciao e alla Prossima.
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Lo Ziopiero