lunedì 25 maggio 2015

Veneziane con il Lievito Madre

Dopo le polacche-romane-aversane, ecco a voi leeee... Veneziane!!!



DiSceeee....ma non le avevi già fatte?  

Beh...sì! Quelle con quella forma buffissima!!!

Però non le avevo fatte con il lievito madre.
Che, come sappiamo, è tutta un'altra cosa.

Prima di tutto sono più morbide.
E poi sono più soffici.
E poi durano più a lungo
E poi....sono più BBBONE!!!!!

La ricetta, ormai, è più che sperimentata, provata su vari tipi di brioches.

RICETTA


Prefermento
50 g di licoli o di lievito madre (25 g se fa molto caldo)
200 g di farina manitoba
235 g di acqua
  • Mescolate tutti gli ingredienti 
  • Coprite la ciotola
  • Lasciate fermentare per 8-10 ore
Impasto 
Tutto il prefermento
320 g di farina W300
100 g di zucchero
2 uova intere
1 tuorlo
120 g di burro 
zeste di arancia 
5g di sale
  • Impastate tutto insieme fino ad incordatura
  • Lasciate riposare l'impasto per un'oretta
  • Formate poi delle pallocchette, chiudendole bene sotto
  • Mettetele a lievitare sulla carta da forno sistemata sopra una teglia e copritele con della pellicola trasparente
  • Quando saranno triplicate di volume, con delle forbici fate due tagli a croce al centro
  • Spennellate la superficie con dell'albume sbattuto mescolato con del latte
  • Metteteci sopra una abbondante cucchiaiata di crema pasticcera adatta per le cotture al forno.
  • Una spolverata di zucchero in granella
  • Forno a 180° fino a cottura ultimata.




Una volta tolte dal forno, lasciatele riposare qualche minuto su una gratelle e poi.....


Come noterete questo tipo di impasto è molto idratato e questo fa a tutto vantaggio dell'interno della nostra veneziana, che si presenterà particolarmente alveolato; di conseguenza la morbidezza e la sofficità sarà assicurata.



Ma dite un po': si riesce dalla foto a capire la morbidezza e la sofficità?
O la vedo solo io?

:)))))


Ciao e alla Prossima.

Lo Ziopiero

Guardate anche le altre realizzazioni:

lunedì 11 maggio 2015

Friselle, anzi... Frisèddhe!!!



 Frisèddhe


De susu, de sutta, ssuppate, risciuncate....

Azzipie', ma come parli?!?!?!?


...an chinu, cucchie cucchie,  mpitruddhate, mpiscuttàte...

Azzipie', ma che te prende?

...capase, còcchia, chianca, spunzate, ruzzulisciare....

Aho!!! Ma te voi fa' capi'?!?!?!?!


...Caro mio, qui c'è poco da capi' se nel sangue non hai un po' di Salento!

Ma scusa, nun eri romano de Roma? Hai pure scritto 'na cifra de post!

...

Be', sì, è vero: sono nato e cresciuto a Roma e adoro la mia città, come scritto e descritto più volte.

Ma metà del mio sangue è Salentino. Mia madre era di Lecce, così come i suoi genitori, tutti i suoi nonni....i nonni dei nonni....qualcosa nel sangue ce l'avrò pure, nooo? :)))))

Ma purtroppo tutta questa gente non c'è più, così quando ho voglia di Salentinità mi rivolgo alla mia socia di panettoni che è un'altra salentina DOC, DOP, e pure DOS (Denominazione d'Origine Salentina!)
Sbircio nel suo blog di svalvolate e faccio qualcuno dei suoi piatti, come pasticciotti, pittùle, pucce leccesi, torta pasticiotta, ciciri e tria...

E così ho fatto per le friselle! 
Anzi Frisèddhe, alla leccese!!!

Certo ho dovuto torturare Tamara telematicamente insistendo affinché mi onorasse di una sua ricetta DOC, DOP e pure DOS!
E lei, puntualmente, me l'ha data, anzi l'ha pure pubblicata!

DiSceeee...ma l'ha pubblicata quasi un anno fa!

È vero! Ci ho messo una quaresima prima di pubblicare anche io queste friselle, ma alla fine...

Frisèddhe
Eccole!

Le Friselle di Tamara, anzi le Frisèddhe!


Ricetta:
200 g licoli rinfrescato
600 g di farina di grano salentino *
200 g di farro integrale
100 g di grano saraceno
600 g di acqua
  25 g di sale


 * come ci ricorda Tamara, il grano salentino non si trova facilmente fuori dal Salento, per cui si può usare, in alternativa, uno dei  seguenti sfarinati di grano duro: farina di grano duro, semolato, semola integrale, semola non rimacinata, semola rimacinata.

Guarda caso avevo il grano salentino e avevo anche dell'ottima farina di orzo, per cui alla fine ho fatto un mix: 200g grano salentino e 400g di  farina di orzo.
  • Impastate tutto insieme, fino ad incordatura
  • Fate lievitare fino al raddoppio
  • Porzionate in pezzi da 130g circa
  • Fate dei filoncini lunghi 20 cm circa e chiusi ad anello, a formare una ciambella, ops, una frisella, ma col buco più piccolo
  • Mettete le friselle a lievitare, cucchie cucchie, come dice Tamara, cioè vicine vicine, frapponendo tra di esse della carta da forno
  • Fate lievitare fino al raddoppio
  • Cuocetele a 180 gradi per 15/20 minuti circa
Le friselle, anzi frisèddhe, le tireremo fuori dal forno quando saranno cotte ma ancora morbide.

A questo punto si tagliano a metà (tipo panino) e si sistemano su una griglia e rimesse subito in forno a 160° a biscottare per circa un'ora.



DiSceeeee.....E come si mangiano?

Semplice!
Prima di tutto occorre "sponzarle"
Certo, per poterlo fare come si deve occorrerebbe lo "sponzafriselle", anzi lo spunzafrisèddhe!

???????

Trattasi di un piatto fondo sormontato da un piatto a forma di mezzaluna, con dei buchi:

Spunzafrisèddhe
Prima si mettono a bagno le frise nel piatto di sotto (de sutta) e poia scolare nel piatto di sopra (de supra)

Spunzafrisèddhe

In mancanza di spunzafrisèddhe potete tranquillamente ammolarle nell'acqua.
Il tempo di ammollo dipende da quanto sono dure o, meglio, da che tipo di farina avete utilizzato.

Dopo averle ammollate, si spreme sopra un pomodorino...



Solo uno?
Ma noooooooooo!!! Quanti ne volete!!!!



E si continuano a condire a piacere.
A me piacciono con mozzarella di bufala e basilico e soprattuto... tanto olio, ovviamente pugliese!!!!

Frisèddhe
Si conservano a lungo nelle buste trasparenti per alimenti.

Tutto chiaro adesso?

De susu, de sutta, ssuppate, risciuncate....

Come? Non afferrate il significato di alcune parole...?

...an chinu, cucchie cucchie,  mpitruddhate, mpiscuttàte...

Allora andatevi a leggere tutte le spiegazioni (e non solo) che ci ha regalato Tamara.

Ciao e alla Prossima.

Lo Ziopiero


...capase, còcchia, chianca, spunzate, ruzzulisciare....





Guardate anche le altre realizzazioni:

lunedì 4 maggio 2015

Gnocchi Viola con Vongole Rughetta Fritta e....

Gnocchi viola con Vongole e Rughetta fritta
Dopo gli gnocchi arancioni e quelli verdi, non potevano mancare gli gnocchi viola!!!!

DiSceeeee.... VIOLA?!?!?!?!

Sì, sì, viola!
E il colore, questa volta, è dato direttamente dalla patate e non da un ingrediente colorato.

DiSceeeee.... PATATE VIOLA?!?!?!?!

Certo. Viola.
Eccole. Da fuori si presentano così:

Patate viola
DiSceeeeee....ma non sono viola!!!

Ok, Ok, non sono viola, ma se le sbucciate (dopo averle bollite, ovviamente) si presenteranno così:

Patate viola


Dopo che le avete bollite e sbucciate, le impastate con la farina....



Disceeeeeee..... Ma quanta farina? 

Ma questo lo dovreste sapere meglio di me!

Negli gnocchi non esistono dosi: si fa tutto regolandosi con la consistenza dell'impasto, che alla fine dovrà risultare bello compatto.

OK?

Dopodiché, si passa alla ....gnoccatura!!!!

Formate dei cilindretti tutti di uguale spessore
Tagliate gli gnocchetti
Lasciateli riposare (se ne vengon tanti li potete anche congelare)



Passiamo ora al condimento.

Per le vongole immagino sappiate tutto.
Come spurgarle, come aprirle e come condirle.
Nel caso voleste adottare il mio sistema di condimento potete sbirciare qui (e ve lo consiglio vivamente!!!)

L'abbinamento che suggerisco oggi, come vedrete, è un po' azzardato, forse bizzarro, ma alla fine si è dimostrato particolarmente delicato e gustoso.

Partiamo dalla prima bizzarrìa: la rughetta fritta.

Certo, non è che uno si sveglia la mattina, magari dopo una notte piena di incubi, e decide di fare la rughetta fritta (anche se tutto sommato come ispirazione ci starebbe pure).

Come variante è particolare, conferisce un tono sciccoso al piatto e solletica le papille gustative, soprattutto quando la si schiaccia con la lingua sotto il palato.

Per friggerla basta immergerla nell'olio caldo (suggerisco quello di arachidi a 180°)

Rughetta Fritta

DiSceeee....e la seconda bizzarrìa?

Il pecorino!
A scagliette.

Gnocchi viola con Vongole Pecorino e Rughetta fritta

So che alcuni di voi potrebbero inorridire (e qualche anno fa sarei inorridito anche io, quindi vi capisco), ma qui devo dire che l'abbinamento è quello giusto!

Azzardate e non ve ne pentirete. ;)

DiSceeeeee....e se avanza della rughetta che ce famo?!?!?!?

Come che ce fate?!?!?!??
Vi fate questo pesto con pomodorini e noci.

Della serie: qua nun se butta gniente!!!!!!
Be', vabbè...le bucce delle patate le potete pure buttare!!!! :)))))

Bucce viola

:))))))))))))))))

Allora, tutto chiaro?


Gnocchi Viola con Vongole, Rughetta Fritta e Pecorino

Ciao e alla Prossima.

Lo Ziopiero

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